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sabato 6 agosto 2011

NAMIBIA parte 2- la costa e le otarie. The coast and the seals

Dopo il meraviglioso deserto rosso del Namib, affrontiamo altri deserti.



Quello erboso che da Solitaire si estende verso nord,di grande fascino, dorato in questa stagione secca e movimentato dalle erosioni e da  fiumi che lo attraversano; e quello desolato, piatto e pietroso che borda la costa dell'Atlantico.Centinaia di chilometri di nulla, con qualche frezza di colore rosso dato dai licheni,e i  radi ciuffi di una pianta grassa che riesce a crescere grazie alle nebbie che vengono dal mare.Nessuna traccia di vita in questo girone infernale, marcato dalle croci di chi è morto in assurdi incidenti su una strada dritta , larga e senza traffico.Siamo tutti un po' provati da questo panorama.

After the marvellous red dunes of the Namib, we proceed through  other kinds of desert. After Solitaire, heading north we pass through a fascinating terrain covered in golden dry grass, extending for miles and enriched by the erosions and riverbeds that animate its shapes; and the desolate, flat, rocky desert bordering the Atlantic coast. Hundreds of kilometers of nothing but some areas of red lichens that light up the grey scene under an overcast sky, and the clumps of a plant that manages to grow thanks to the mist that comes from the sea. No trace of life in this inferno, lined by crosses for those who have died in absurd accidents, on a straight and wide road with no traffic. This lanscape makes our hearts sink.

A un tratto, la baracca  di un gommista, delle cave di sale, e a bordo strada tanti strani tavolini con pietre bianche. Ci fermiamo: sono in vendita cristalli di sale, il barattolo per  i soldi, il prezzo indicato, ma non c'è nessuno...
And then we meet the shak of a tyre service, some salt digs, and lining the road, funny little tables offering salt crystals, a tin for the  money, and nobody around...

La nostra mèta è la colonia di otarie del Capo di Cape Cross; conta 20.000 individui, e ci si entra letteralmente dentro. Finalmente disegno animali, e sprattutto li ascolto, li osservo da vicino: tante vocalizzazioni e tanti modi di interagire, tra sonno, piacere e scaramucce...che belle!

Our aim is the colony of Cape seals in Cape Cross, counting around 20,000 individuals. You actually walk through it and only a metre above them. At last I can sketch some animals, and so close that I can see every little detail of them! I stop to enjoy listening to their complex calls, looking at their life made of sleep, squabbling, cuddling, and swimming... so lovely!








ed eccole dal vero...


Lasciamo la costa desolata, destinazione Etosha. Ma prima saremo al Gelbingen Lodge, dove incontreremo gli Himba, un'etnia molto caratteristica che non vedo l'ora di disegnare...
We leave the desolate coast heading towards Etosha Park. But before that we'll stop for the night at the Gelbingen Lodge, where a Himba village has settled. I cant wait to draw this very interesting ethnic group.

6 commenti:

  1. Beautiful sketches with simplicity

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  2. Davvero belle le otarie..
    a presto
    Matteo

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  3. Beautifully drawn and coloured sketches, Concetta. The photographs and your heartfelt words are very interesting too.

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  4. thank you all. Keep following this diary, I'll be posting more...

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  5. Che meraviglia Concetta!!Sono bellissime!

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  6. grazie Mari,tu avresti fatto dei capolavori se fossi stata li...

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