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giovedì 24 novembre 2011

Il momento di svolta- The turning point

Dopo un periodo creativo intensissimo, adrenalinico e terribilmente impegnativo, dove ho passato lunghe giornate nello studio in compagnia di Amélie- la mia cagnolina- a creare, dipingere, ri-dipingere e contare opere e giorni che si accumulavano, sono al punto di svolta.
Oggi ho finito di impacchettare i quadri e li ho portati alla Sala Margana. Lì i miei lavori passeranno la notte con le opere di Federico e Fabrizio, e aspetteranno di essere appesi domani. Come? Dove? Lo scopriremo anche noi...
In macchina ho cominciato a sbadigliare. Non era stanchezza, era finamente la possibilità di rilassarmi. Sabato è il grande giorno, sono previsti tanti visitatori. In fondo c'è un po' di paura e ansia, e il pensiero che già corre a Birdland, la mia prossima e vicinissima mostra...la mia prima personale.
E a tutti i quadri che non sono riuscita a dipingere e stanno nella mia pancia e nella mia testa, pretendendo di prendere forma.
Un periodo memorabile.

Stadio intermedio di lavoro su tavola 100x40- Half-done work on board, cm. 100x40



After such an intense and creative period, so demanding and exciting, where I spent long days at the studio, alone with my dog Amélie- creating, painting and re-painting, counting the works and the days that kept piling up- I have reached the turning point.
Today I've finished packing my pictures and I brought them at the Sala Margana.My works will spend the night with Fabrizio's and Federico's, and will wait until they're hung tomorrow. Where? How? We'll discover it soon...
I started yawning in the car. It wasn't just tiredness, it was finally a bit of relax. Saturday's the day, and we're expecting lots of visitors. Deep down there's some anxiety and my thoughts already go to Birdland, my next exhibition coming up very soon...my first one-woman show.
And to all the pictures I didn't get round to paint and are there in my head and my belly, clamouring to take shape.
A memorable period.

martedì 2 agosto 2011

Namibia-parte 1: il deserto del Namib. The Namib desert.

Eccomi qui, travolta dal ritorno alla casa e da una ripartenza tra due giorni...sepolta da foto, sensazioni e purtroppo non da disegni! E' stato un viaggio affascinante , il mio primo impatto con l'Africa, il più mite possibile, essendo la Namibia un Paese molto affine agli standard europei. Anzi, superiore sotto certi aspetti. Il gruppo con cui ho viaggiato, alcuni amici di vecchia data, altri nuovi amici- e' stato affettuoso e unito,  nonostante i moltissimi- troppi- chilometri percorsi, circa 4.500, e la fatica, che si è fatta sentire verso la fine. Grazie Fabri, Patti, Mauro, Federica,Enrico, Donata, Giuseppe, Rita e Flavia, per la splendida compagnia.
Comincio dal principio e sarò breve.
Dopo l'arrivo abbiamo puntato a sud-ovest da Windhoek, la capitale. In Namibia era inverno ed è tutto arido, perché coincide con la stagione secca. Il tramonto è alle 17,30 e dopo tutto è freddo e buio, bisogna essere rientrati all'alloggio.
La prima fase del viaggio si è concentrata sul deserto del Namib, con le sue splendide dune rosse, la sua fauna -orici, springbock,struzzi, rapaci, insetti della sabbia- dispersa nella vasta e magica piana di silver-grass e nella cornice magnifica delle dune. Anche qui grandi spostamenti in macchina per arrivare al Deadvlei, la zona degli alberi morti, e al Sossusvlei, il laghetto salmastro circondato da grandi acacie dove uccelli acquatici sostavano, poco numerosi. Inoltre molto affascinante il canyon del Sesriem.

sulla Duna 45, prendo appunti sul diario. I take notes on Dune 45.

Ho potuto disegnare solo un pomeriggio, prendendo spunti dal mio piccolo diario dove segnavo a biro, anche in movimento, le caratteristiche del paesaggio. Forse poi metterò sul blog anche questi scarabocchi...
Metto qui foto e disegni, lascio a voi reagire ai colori sia forti che delicati...
Gli appassionati di fauna aspettino, un po' di pazienza per selezionare le foto...





Ed ecco qualche impressione disegnata...a pastello o acquerello.






Here I am, back from my Namibian experience. All went well, though I couldn't draw much, due to the heavy schedule. We started from Windhoek, the capital city, towards the south-west, reaching the Sossusvlei Lodge after crossing dry savannah and passing mountains of different geological formations. It is the dry season, so riverbeds and grasses are dry and many trees are bare.The sun sets at 5,30, and after sunset all heat and light are gone.I have started by posting some pictures and drawings from the Namib desert, out first stop (3 nights in one lodge, the longest stay of all...). It's a very special environment, with the red sand dunes growing out of the sea of grass made of silver-grass,  beautiful, fine and soft of an undefined colour  close to Naples yellow.We drove in the Park for miles to reach the Deadvlei, a haunted area filled with dead tree trunks stuck in a white-caked plane, and the Sossusvlei, a small lake of brakish water where large acacia trees grow.
The colours were absolutely lovely with the blue mountains and purple shades against the different pinks, oranges and reds of the dunes, at different times of day and exposure to the sun rays. Here are a few pastels and watercolours I did one afternoon, when I could stop to draw...The fauna was rich in sprinbocks, oryx, ostriches, birds of prey and bustards.All new to me and fascinating!