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martedì 27 marzo 2012

Ancora piccoli doni dalla natura, more small natural presents


Davanti a queste erbe selvatiche, chiamate "erbacce", ho scelto una carta antica, Fabriano del 1947, di grammatura molto leggera. Per questo è venuto leggero anche l'acquerello, etereo e un po' giapponese, con rispetto parlando...
I chose a very thin, ancient Fabriano sheet for these common wild herbs. That's why, I suppose, the composition came out so airy and ethereal, somewhat japanese if I may say so.

 Il giorno dopo ho cominciato questa composizione di foglie di rovo in inverno. Sto migliorando il mio acquerello, e questa volta su carta Arches grana fine, che avevo sempre trovato troppo secca. Ora so che bisogna ammollarla ben bene prima di stirare il foglio.
Ho chiamato questa composizione "Festa d'autunno". Entrambi sono più o meno formato A4.



Next day I started this colourful detail of bramble leaves in autumn. I am improving on my watercolour skills, tackling Arches fine grain paper that I always found too dry. Now I know that it needs a good soaing before it's stretched. I called this composition " Fall party". 
Both are approx A4 format.

lunedì 19 marzo 2012

Le falesie di Gaeta-The cliffs at Gaeta

Siamo tornati a Gaeta per riprendere i quadri e, come volevamo, ci siamo fermati a disegnare alle spettacolari falesie di Monte Orlando, là dove è chiamato "montagna spaccata".Tempo splendido, sole e brezza, gente in spiaggia e perfino in mare (18 marzo!). Le rocce sfumate di avana e grigio cenere brillavano nella luce calda. Il mare era appena increspato. Pini marittimi si abbarbicano, contorti in pose plastiche, dalle rupi, protendendosi drammaticamente, come la Dafne del Canova.
un mestiere pericoloso!! a dangerous job!!

Seduta quasi a picco sul vuoto, ho affrontato un acquerello su blocco Magnani 20x50, stavolta verticale.
Sono contenta dei colori, ma se avessi potuto, il pino lo avrei spostato un po' più in basso per amore della composizione.
Back to Gaeta to pick up the pictures of the exhibition (see two posts ago), as planned we stopped to draw at the magnificent cliffs of Monte Orlando, where they're called "the cracked mountain".
The weather  was gorgeous, people were even bathing at sea (mid-march!), the sun shone on the pinkish-greyish rocks and the sea was rippled. Maritime pines wore dramatic, contorted poses just like Canova's Daphne, jutting out towards the void.
Sitting on the ridge, I tackled this 20x50 cm. watercolour on Magnani "narrow" pad; quite happy with the colours, but for composition's sake I would have preferred the pine further down.

giovedì 15 marzo 2012

Due nuovi acquerelli di piccole cose- Two new watercolours of small things

Trovate per terra, passeggiando, queste squame di pigna del genere Picea mi hanno colpito per la loro bellezza e ne ho raccolte un po'.
La composizione è stata arricchita da una "cugina", una pigna di cupressacea raccolta un po' più in la'.
Aggiungerò una squama vera, incollandola in basso a destra.
Mi piace pensare a un gioco tra parenti.
Non sono in grado di identificare correttamente il nome scientifico...

Found on the walkway, these scales of a Picea conus were stikingly armonious, so I picked up a few of them. I then added a "cousin", the fruit of a Cupressacea I found further on. 
I will add a real scale, gluing it down at the right.
It makes me think of a game between relatives.
I'm not able to identify the scientific names though...

Scaglie di pigna- Scales of pine cone. cm. 23x31, carta Windsor Lana

Poi domenica siamo andati a conoscere Luciana Mangione, un'artista conosciuta  e ammirata tramite il suo blog, che ha studiato con Pedro Cano, ma sta andando oltre, verso una poetica rarefazione della materia.
Inutile dirlo, lo stimolo mi ha subito preso, e nell'acquerello successivo - un gruppo di erbe spontanee fotografate su un marciapiede- ho cercato di essere meno puntigliosamente descrittiva.
Continuano le mie capriole stilistiche! Dove andrò a finire?


On sunday we went to meet Luciana Mangione, an artist I knew and admired through her blog; she's studied with Pedro Cano , but she's proceeding towards a poetic rarefaction of reality.
Needless to say, I caught the stimulus and set about, in the next watercolour, to be less descriptive.
On with my stylistic somersaults! Where will they end up?

Erbacce- Wild herbs. 21 x 29, carta Fabriano CMF

martedì 28 febbraio 2012

Gaeta, mostra con gli inanellatori.Exhibition in Gaeta with the bird ringers

Le mie opere in mostra al Museo Diocesano di Gaeta
My pictures in the Diocesan Museum in Gaeta

opere di A.Troisi

Un leone romano a guardia di un mio quadro...
A roman lion guarding my watercolour...

opere di L. Cogo
gli sbandieratori di Minturno
Questo fine settimana è stato diverso dalle solite ammazzate per partecipare alle mostre collettive.
I miei sentiti ringraziamenti vanno al personale del Servizio Naturalistico del Parco della Riviera d'Ulisse, (Fabio e Caterina in primis) che ci hanno accompagnato nell'allestimento della mostra al Museo Diocesano (grazie Damiano!), nell'ospitalità e nelle visite guidate, in una complessa e ricca organizzazione che ha incluso uno spettacolo di sbandieratori di Minturno, (!) prima del taglio del nastro (!!) dell'inaugurazione. Una festa e un tributo inusuali, di cui mi sento parte.
L'occasione era il Convegno degli inanellatori italiani, e Gaeta li ha accolti dandogli il dovuto risalto.

This last week-end has been a different experience from the similar tour-de -force group exhibitions.
My thanks to the Naturalistic Department of the Ulisse's Riviera Park and to the Diocesan Museum for organizing a complex happening, including the Convention of Italian bird-ringers, our nature art exhibition and guided tours to the Park, ending with a traditional show with flags by the Sbandieratori di Minturno .
It was a feast and an unusual homage, to which I gladly took part.

La mostra rimarrà aperta sino al 18 marzo, il sabato e la domenica pomeriggio, ed è sita nelle sale al piano terreno del Museo Diocesano, che contiene opere di pregio. Ingresso: 3 €.
Espongono: A.Troisi, I.E. Rosa, L.Cogo, M.E. Ferrari, S. Maugeri, R.Bertoli, S. Sacchetti, C. Flore.

Grazie al Parco, gli accompagnatori ( e noi artisti) abbiamo goduto di una visita guidata alla Riserva Naturale di Gianola, ricca di resti archeologici, sopratutto quelli di una grande villa romana con annesse terme. Mi sono fermata a fare degli schizzi velocissimi; il cielo era velato e una foschia nascondeva le isole e il colore del mare, ma il fascino delle coste mediterranee era intatto.

The guided tour to the Natural Reserve of Gianola showed us round  a beautiful coast, rich in archeological remains, particularly those of a grand villa with annexed Thermae. I stopped to do some very quick sketches; the sky was overcast and a slight haze concealed the islands and the horizon.
Schizzo della costa dalla Cisterna Maggiore-Gianola

Ginepro contorto presso la Cisterna dalle 36 colonne- Gianola

Le piscine romane-Gianola

Mi sorprendono sempre le persone che, non essendo pratiche di disegno, quasi gridano al miracolo quando vedono apparire sulla carta un riflesso della realtà. Il loro entusiasmo mi invita ad essere grata per questo dono, a non darlo per scontato.

I am always surprised by the amazement of people who don't practice drawing, when they see on paper a reflection of reality. Their enthousiasm reminds me to be grateful for this gift, and never give it for granted.





Queste sono le mie  opere in mostra. These are my pictures in the exhibition.

domenica 12 febbraio 2012

Frammenti urbani di natura- Urban traces of nature.

Riprendo un tema a me caro, la sopravvivenza dell'estetica naturale in un ambiente spesso ostile come la città.
Con la Giunta precedente, era invalso l'uso orrendo di passare con i diserbanti  per eliminare le "infestanti", le mirabili sopravvissute dell'asfalto, che con le loro forme e colori mi davano piccoli piaceri e suscitavano la mia curiosità.
Rimanevano sui cigli e ai piedi degli alberi ammassi di sterpi secchi, tristi e informi.
Questa Giunta, forse per risparmiare, certamente non per  sensibilità, non è un così puntuale "Terminator" anche se in tarda estate, purtroppo, estirpa tutto ciò che è verde.
Comunque vorrei dedicare qualche immagine a queste forti forme di vita, invisibili Cenerentole che si stagliano eleganti contro i muri delle nostre strade.

I'm getting to work on a theme I cherish, the survival of natural beauty in an often hostile environment, as towns often are. During the previous Council, wild herbs, those wonderful survivors of tar, used to be destroyed with  awful herbicidals. Instead of their beautiful and diverse shapes and colours that gave me many small pleasures, the pathways were left with untidy, dried tangles of sadness.
This Council, probably to save money and not out of sensitivity, is not such a steady "Terminator" until late summer.
I want to dedicate some pictures to these strong forms of life, overlooked Cinderellas that elegantly pose against our city  walls.
Graminacee , acquerello.
 

martedì 7 febbraio 2012

Un rametto di biancospino- Hawthorn twig

Certe volte sullo scanner si ottengono luci e soluzioni formali diverse dal disegno o dalla fotografia. La forte luce dal basso, lo schiacciamento e il fondo scuro fanno risaltare aspetti diversi. Ho tenuto da parte questa stampata per poi trarne, dopo molto tempo, un acquerello un po' "sognante". Carta artigianale spagnola, molto assorbente.


Sometimes the scanned object can lead to surprising effects that no drawing or photograph could yield. That is due to the strong frontal light, the pressure onthe object and the dark background.
I kept this colour print for a long time before actually making a "dreamy" watercolour from it. On hand-made spanish paper, quite absorbent.

sabato 4 febbraio 2012

stessa mano, stessi giorni,diversi stili... same hand, same days, different styles...

Ieri, 3 febbraio, sono andata con Laura Frankstone al Museo Nazionale Romano. Laura è un'artista straordinaria -e una bellissima persona-che ho conosciuta tramite Sketching in Nature e, seguendo il suo blog, ho saputo che sarebbe venuta a Roma. Ci siamo incontrate e abbiamo visitato il bellissimo Museo mentre fuori nevicava...ci siamo soffermate a disegnare. Questa inquadratura, oltre che divertente, era anche comoda, perchè potevo stare seduta. Per un soggetto classico come questi marmi, ho usato la "classica" mina e il chiaroscuro. Poi...


Yesterday, february the 3rd, I went with Laura Frankstone to visit the National Roman Museum while snow started to fall over Rome. Laura is a splendid artist -and person-whom I met through Sketching in Nature and, following her blog, I read she was coming to Rome. So we met and went sketching in the magnificent Museum. I picked this particular "backside" view :one because it was fun, two because I could sit down on mine! So, for a classic subjct, I chose the "classic" pencil and shading. Then...


Poi ci siamo fermate a mangiare in un ristorante con il gusto dell'horror. Troneggiava sul bancone questa orrenda maschera, rossa (ma avevo solo l'arancione) e incorniciata da una pianta-parrucca. Anche questo soggetto era divertente, e ho usato le veloci penne gel mentre Laura riprendeva anche altri scorci del ristorante. E oggi...

Then we stopped for lunch in a restaurant with a taste for horror. The counter was dominated by this horrifying red mask (but I only had orange) with a wig of leaves from a plant at its back. Gel pens for a quick sketch, while Laura filled a page with different corners of the place. And today...




Oggi Roma si è svegliata bianca, compatta, giocosa, tranquilla, silente...tanta neve,  una boccata d'ossigeno e d'incanto per una città solitamente  nevrotica e affannata. Il mio giardino era perfetto, immacolato:sparite le tracce del cantiere, il prato distrutto...
Il nespolo dei vicini aveva preso delle pose interessanti, inchinato dal vento. Così ho dedicato qualche minuto a delinearne le zone non innevate, con un penn(ar)ello Tombo tenuto leggero. Avrei potuto fare di meglio ma avevo i piedi congelati.

Today Rome woke up solidly white, playful, quiet, calm...so much snow to fill with enchantment a normally neurotic and rushed city. My garden looked perfect, immaculate: no traces of the works and of the poor lawn...
The medlar tree in the neighbouring garden had acquired an interesting pose, all bent by the wind and weight. So I dedicated a few minutes to the dark areas, with a Tombo pen held lightly. I could have done better but my feet were freezing!