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domenica 8 maggio 2016

Sketch Your Park - Il disegno è un racconto della natura



un breve video racconta il lavoro di quattro pittori e disegnatori naturalisti italiani.

Sono tornata- I'm back

Sono tornata qui sul mio blog dopo tanti mesi. E' stato un viaggio difficile, mozzafiato,nella difficoltà e nel dolore, nell'emergenza e la responsabilità. Un ictus che ha lasciato mia madre semi-paralizzata, e le infinite cose da fare, cui pensare, da coordinare con i miei fratelli, mesi e mesi vissuti di corsa; chi c'è passato lo sa. Durante questo viaggio ce n'è stato un altro, di lavoro; se lavoro si può chiamare un'esperienza bella e arricchente, nuova e dall'esito incerto. Con Ars et Natura stavolta al freddo,in Finlandia, per realizzare opere finalizzate a far conoscere la natura intorno a Kuusamo.
A fine marzo siamo partiti in 7; ad aspettarci il nostro Fabrizio Carbone, instancabile promotore e grande interprete della natura in genere e della Lapponia in particolare.
Non frequento la neve, mi piace ma non ho mai sciato: ero curiosa e preoccupata del freddo e  del bianco.
Ma i cambiamenti climatici sono stati dalla nostra parte: la temperatura, durante il soggiorno, non è scesa sotto i 4°. Così ho potuto dipingere all'aperto, ben infagottata, nel Parco di Oulanka, e inaltre situazioni.
Abbiamo anche avuto il regalo  di un'aurora boreale, verde...
tutto ciò che ho prodotto- quasi- è in queste immagini.
Lo sviluppo sarà in estate.














martedì 22 dicembre 2015

Auguri da un prato d'erba

Sdraiati in un prato d'inverno, scoprilo nei suoi colori nascosti. 
Tutto è piccolo, e tutto è grande. 
E come tante altre volte, i giorni  ricominciano ad allungarsi, segno della circolarità del tempo, dell'orbita della Terra, della danza della vita. 
Andata e ritorno, crescita e fine si alterneranno anche quest'anno.
Quindi auguri, goditi tutto della vita, anche le sue stranezze,i suoi momenti tristi.
Nel prato della vita c'è tutto.

giovedì 10 dicembre 2015

Artisti per la Natura

E' con molto piacere che parteciperò a questo evento. 
Oltre a concorrere alla realizzazione di un'opera collettiva con tema il lago, farò un intervento sulla Nuova Zelanda, basato sul mio taccuino di viaggio, illustrando tanti interessanti aspetti della gestione passata e presente di un patrimonio naturale unico al mondo. Spero che sarete in molti a venire a trovarci.
Blue duck farm, North Island

Zealandia, Wellington

Queen Charlotte's Trail, South Island

lunedì 2 novembre 2015

LE PERSONALITA' DELLE CARTE.

Parliamo della carta da acquerello...
Mia sorella mi ha regalato dei fogli di carta artigianale realizzata nella Valle delle cartiere presso Garda. Come sempre quando si prova una carta nuova, mi sono messa "in ascolto"; la carta è una realtà sensibile e non sai come potrebbe reagire.
Alcune sono affamate  e mangiano il colore, altre hano sete e assorbono l'acqua troppo presto.
Ci sono, tra le assetate, quelle che si seccano subito e quelle che, spandendo l'acqua nella loro trama, rendono i margini "vaghi", atmosferici.
 Quelle ostiche respingono l'acquerello creando una fine puntinatura "refrattaria", come in questo caso o anche in carte come la Arches, qualche volta (nessuno è perfetto).
Altre carte sono feline, e appena le sfiora un po' d'acqua, inarcano la schiena e si contorcono.
Le antipatiche sono così ispide che il pennello fatica a scorrere.
Quelle sottomesse ma fragili prendono tutto ciò che vi metti sopra, ma se ripassi con il pennello, la superficie va in pezzetti...poi ci sono le frettolose, che non ti danno il tempo di finire una stesura che- voilà- la fatidica righina (le frettolose sono anche le assetate...) ma vanno bene per i dettagli fini; quelle economiche, dispettose, non c'è una pennellata che non ti torni in faccia;
quelle lente, lente, come questa; richiedono pazienza per l'asciugatura, prudenza nel controllarne il grado, ma danno il tempo di ri-intervenire con calma.
Poi ci sono le carte veramente buone: puntuali nel tempo, precise nei dettagli e affidabili nelle stesure, robuste quanto basta per non inalberarsi a contatto dell'aqua, accoglienti per il pennello e generose con i colori.
Ogni carta ha la sua personalità; sarebbe carino farne un "catalogo caratteriale"...ma poi ognuno di noi ha le sue preferenze.
Di quelle industriali io prediligo la Fabriano artistico e la Windsor Lana, tra le semi-artigianali la Artem di Fabriano.

sabato 24 ottobre 2015

In mezzo scorre il fiume

Avevamo in programma un w-e fuori Roma, ma la nostra vecchia macchina non la pensava come noi. E così , per trovare un po' di necessaria pace lontano dal trambusto, dallo stress  e dalle mille e una faccende , abbiamo preso il  treno per Orte con Amélie al seguito, e in un'ora eravamo a Poggio Mirteto. Da lì, a piedi abbiamo raggiunto la Riserva Naturale Tevere-Farfa in una bellissima mattina di fine ottobre.
Pochissimi uccelli sul fiume- un cenerino immobile, un cormorano, due martin pescatori, il verso della gallinella- qualche avvistamento come la poiana "mobbata" dalle taccole, passeriformi e  lucertole, ma soprattutto-pace.
Questo acquerello su carta soffice ben rappresenta quel meraviglioso vuoto che ci dona una giornata tranquilla in natura: il vuoto dell'Agire, riempito dalla pienezza dell'Essere.
Luce del mattino, acquerello su carta Artem




lunedì 19 ottobre 2015

Il gioco della chiocciola- Playing around with snails.

Degli studi veloci di chiocciole in movimento, realizzati durante una mia lezione di disegno naturalistico, mi hanno insegnato due cose: che le chiocciole sono molto attive e non stanno ferme un secondo; e che non vogliono rimanere in bianco e nero!
Inoltre tante altre sorprese a livello scientifico, per esempio che hanno un cervello, chi l'avrebbe mai detto, e i neuroni più grandi in natura, per esempio che nell'accoppiamento si trafiggono con un dardo calcareo (la freccia di Cupido?) e hanno risolto il problema di genere, essendo contemporaneamente maschio e femina ma necessitando di un partner per riprodursi (ermafrodita incompleto)...insomma un animaletto tanto devastante, per i miei fiori, quanto affascinante.



La pagina mi guardava con quegli occhietti telescopici e mi diceva: sei proprio una lumaca! Quando mi colori un po'? 
E ieri notte, dopo una di quelle giornate in cui non trovi un minuto per te stessa e i tuoi arretrati desideri, mi sono messa a giocare. 
La bava di lumaca è il lubrificante sulla quale esse scivolano senza ferirsi, ed è un ottimo cicatrizzante e riepitelizzante, ricca di proteine per la pelle. Così preziosa che l'ho colorata, tappando i vuoti del foglio con un po' di spensierata allegria.
Spesso ci prendiamo troppo sul serio noi naturalisti, cerchiamo sempre di riprodurre perfettamente il nostro amato soggetto...ma se in francese "jouer" vuol dire "suonare" e vale  per i musicisti, allora perché non jouer anche dipingendo?