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sabato 24 ottobre 2015

In mezzo scorre il fiume

Avevamo in programma un w-e fuori Roma, ma la nostra vecchia macchina non la pensava come noi. E così , per trovare un po' di necessaria pace lontano dal trambusto, dallo stress  e dalle mille e una faccende , abbiamo preso il  treno per Orte con Amélie al seguito, e in un'ora eravamo a Poggio Mirteto. Da lì, a piedi abbiamo raggiunto la Riserva Naturale Tevere-Farfa in una bellissima mattina di fine ottobre.
Pochissimi uccelli sul fiume- un cenerino immobile, un cormorano, due martin pescatori, il verso della gallinella- qualche avvistamento come la poiana "mobbata" dalle taccole, passeriformi e  lucertole, ma soprattutto-pace.
Questo acquerello su carta soffice ben rappresenta quel meraviglioso vuoto che ci dona una giornata tranquilla in natura: il vuoto dell'Agire, riempito dalla pienezza dell'Essere.
Luce del mattino, acquerello su carta Artem




lunedì 19 ottobre 2015

Il gioco della chiocciola- Playing around with snails.

Degli studi veloci di chiocciole in movimento, realizzati durante una mia lezione di disegno naturalistico, mi hanno insegnato due cose: che le chiocciole sono molto attive e non stanno ferme un secondo; e che non vogliono rimanere in bianco e nero!
Inoltre tante altre sorprese a livello scientifico, per esempio che hanno un cervello, chi l'avrebbe mai detto, e i neuroni più grandi in natura, per esempio che nell'accoppiamento si trafiggono con un dardo calcareo (la freccia di Cupido?) e hanno risolto il problema di genere, essendo contemporaneamente maschio e femina ma necessitando di un partner per riprodursi (ermafrodita incompleto)...insomma un animaletto tanto devastante, per i miei fiori, quanto affascinante.



La pagina mi guardava con quegli occhietti telescopici e mi diceva: sei proprio una lumaca! Quando mi colori un po'? 
E ieri notte, dopo una di quelle giornate in cui non trovi un minuto per te stessa e i tuoi arretrati desideri, mi sono messa a giocare. 
La bava di lumaca è il lubrificante sulla quale esse scivolano senza ferirsi, ed è un ottimo cicatrizzante e riepitelizzante, ricca di proteine per la pelle. Così preziosa che l'ho colorata, tappando i vuoti del foglio con un po' di spensierata allegria.
Spesso ci prendiamo troppo sul serio noi naturalisti, cerchiamo sempre di riprodurre perfettamente il nostro amato soggetto...ma se in francese "jouer" vuol dire "suonare" e vale  per i musicisti, allora perché non jouer anche dipingendo?