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martedì 16 aprile 2013

Isola di Capraia 2013

Capitanati da Lorenzo Dotti, grande illustratore e sketcher oltre che artista, sono tornata dopo un anno sulla piccola isola di Capraia, tra l'Italia e la Corsica, con la scusa del Concorso di pittura estemporanea.
Il gruppo di artisti naturalisti lì riuniti era in parte già di amici, ma altri sono state piacevolissime nuove conoscenze. Il tempo era splendido, caldo e il mare trasparente e calmo.
Il castello, acquerello su Moleskine

Tralascio il mio apporto nel concorso, avendo voluto fare una sperimentazione che non mi è riuscita, ma voglio menzionare che Federico Gemma si è piazzato terzo , Lorenzo Dotti e Marina Cremonini  si sono aggiudicati i premi della giuria popolare: premiati  in tutto 4 acquerelli contro un olio, molto interessante. 
Rocce erose, acquerello su Moleskine, da finire
Belle le passeggiate e le osservazioni di mufloni, rapaci, corvi imperiali, marangoni e migratori ; emozionante l'incontro con i delfini, avvicinatisi alla barca con cui facevamo il giro del'isola. Provo un amore senza limiti per quelle creature  a noi affini.


Nel cuore dell'isola c'è un laghetto, l'unico dell'arcipelago toscano; coperto da un tappeto di ranuncoli d'acqua e vibrante del canto delle raganelle sarde, ci ha regalato un incanto speciale.

Acquerello su carta
Sazia di colori, ho preferito l'antico monocromo per descrivere il porto, come un'antica cartolina sbiadita. In effetti i lavori per un parcheggio e banchine artificiali stanno incidendo a fondo sull'antico tessuto del borgo e della baia. 
Ma Capraia è selvatica e intatta per quasi tutto il suo territorio, e ha saputo creare un'atmosfera ricca e speciale che ci ha avvicinati umanamente come raramente ho provato negli ultimi anni.

sabato 28 aprile 2012

Sketches di Capraia

Cala dello Zurletto, i colori dell'acqua  Colours in the Bay of the Zurletto

Vista dal sentiero del Grecanico

Il Castello dalla baia di San Francesco

La scogliera antistante il Porto
4 schizzi realizzati a Capraia tra il 20 e il 22, a latere del concorso. La carta Arches del blocco
mi ha dato dei problemi perchè lascia tutti puntini bianchi, come impermeabili al passaggio el pennello. Forse troppo collata. Qualcuno ha suggerimenti per risolvere il problema visto che non posso inzuppare il blocco come farei con un foglio?

4 sketches made in Capraia island in the days of the painting challenge. The Arches paper of which my album is made of has a defect, leaving tiny specks of white that refuse to take the colour. Maybe there's too much glue. Has anyone a tip to give since I can't soak the sketchbook?

martedì 28 febbraio 2012

Gaeta, mostra con gli inanellatori.Exhibition in Gaeta with the bird ringers

Le mie opere in mostra al Museo Diocesano di Gaeta
My pictures in the Diocesan Museum in Gaeta

opere di A.Troisi

Un leone romano a guardia di un mio quadro...
A roman lion guarding my watercolour...

opere di L. Cogo
gli sbandieratori di Minturno
Questo fine settimana è stato diverso dalle solite ammazzate per partecipare alle mostre collettive.
I miei sentiti ringraziamenti vanno al personale del Servizio Naturalistico del Parco della Riviera d'Ulisse, (Fabio e Caterina in primis) che ci hanno accompagnato nell'allestimento della mostra al Museo Diocesano (grazie Damiano!), nell'ospitalità e nelle visite guidate, in una complessa e ricca organizzazione che ha incluso uno spettacolo di sbandieratori di Minturno, (!) prima del taglio del nastro (!!) dell'inaugurazione. Una festa e un tributo inusuali, di cui mi sento parte.
L'occasione era il Convegno degli inanellatori italiani, e Gaeta li ha accolti dandogli il dovuto risalto.

This last week-end has been a different experience from the similar tour-de -force group exhibitions.
My thanks to the Naturalistic Department of the Ulisse's Riviera Park and to the Diocesan Museum for organizing a complex happening, including the Convention of Italian bird-ringers, our nature art exhibition and guided tours to the Park, ending with a traditional show with flags by the Sbandieratori di Minturno .
It was a feast and an unusual homage, to which I gladly took part.

La mostra rimarrà aperta sino al 18 marzo, il sabato e la domenica pomeriggio, ed è sita nelle sale al piano terreno del Museo Diocesano, che contiene opere di pregio. Ingresso: 3 €.
Espongono: A.Troisi, I.E. Rosa, L.Cogo, M.E. Ferrari, S. Maugeri, R.Bertoli, S. Sacchetti, C. Flore.

Grazie al Parco, gli accompagnatori ( e noi artisti) abbiamo goduto di una visita guidata alla Riserva Naturale di Gianola, ricca di resti archeologici, sopratutto quelli di una grande villa romana con annesse terme. Mi sono fermata a fare degli schizzi velocissimi; il cielo era velato e una foschia nascondeva le isole e il colore del mare, ma il fascino delle coste mediterranee era intatto.

The guided tour to the Natural Reserve of Gianola showed us round  a beautiful coast, rich in archeological remains, particularly those of a grand villa with annexed Thermae. I stopped to do some very quick sketches; the sky was overcast and a slight haze concealed the islands and the horizon.
Schizzo della costa dalla Cisterna Maggiore-Gianola

Ginepro contorto presso la Cisterna dalle 36 colonne- Gianola

Le piscine romane-Gianola

Mi sorprendono sempre le persone che, non essendo pratiche di disegno, quasi gridano al miracolo quando vedono apparire sulla carta un riflesso della realtà. Il loro entusiasmo mi invita ad essere grata per questo dono, a non darlo per scontato.

I am always surprised by the amazement of people who don't practice drawing, when they see on paper a reflection of reality. Their enthousiasm reminds me to be grateful for this gift, and never give it for granted.





Queste sono le mie  opere in mostra. These are my pictures in the exhibition.

domenica 16 gennaio 2011

un bel sabato- a good saturday

Ieri sono andata col mio amico Alessandro e il mio Swarovski al Parco del Circeo. Ero veramente felice di passare una giornata all'aperto, con il tempo buono, temperatura mite, e la possibilità di disegnare!
I risultati non sono esaltanti ma non mi importa. C'erano tanti uccelli a Cicerchia, a Fogliano e anche al mare, ma il vento che si è alzato ha portato una certa agitazione, e mentre le pavoncelle correvano qui e li, la spatola e la garzetta curavano le penne nuziali freneticamente, e i fenicotteri iniziavano il display. C'è decisamente aria di primavera.
Sul mare ho dipinto velocemente lo spettacolo delle onde in controluce, e i gabbiani comuni sulla riva , mentre Ale ha individuato delle sule giovani, quindi nere, che con i loro tuffi spettacolari pescavano al largo.Era difficile disegnare mentre il vento sbatacchiava le pagine dell'album, mannaggia a me che dimentico sempre le pinze!

spatola-spoonbill

 
gabbiani comuni-black-headed gulls
Garzetta, pavoncelle, avocetta e mestolone-Egret, lapwings, avocet and shoveler


 
Fenicotteri-flamingoes
Fenicotteri in display-Flamingoes displaying
Yesterday I finally spent a lovely day out with my friend Alessandro and my Swarovski telescope.
We went to the Park of Circeo, rich in waters and just by the sea. Many were the birds and species, but very restless because of the wind and the atmosphere of approaching spring. Temperatures are very mild, and the egret and spoonbill were frantically preening their nuptial feathers, while flamingoes were beginning to display.My only option was to produce very quick and incomplete sketches of the restless birds. It was also difficult to paint by the sea because the wind buffeted the pages of my sketchbook, and I'd forgotten to bring clips! But I don't mind if the results are not super.

lunedì 11 ottobre 2010

A L'Aquila, un'altra volta- Once again in L'Aquila

Questa volta posto qui i disegni fatti ieri a L'Aquila, fotografati maluccio e poi partiti per Pescasseroli.
Una giornata bellissima ma fredda, tranne per il calore umano del nostro gruppo. E' fredda una città senza gente, senza auto, senza voci, senza caminetti accesi. E' fredda come la morte.
E' stato bello incontrare e rivedere tanti artisti, mossi dallo stesso desiderio, raccontare questa realtà e poter "fare qualcosa" con le matite e i colori.
Una piccola realtà, unacarrioladidisegni.blogspot.com, ma che ieri ha avuto una buona copertura stampa e anche un'Ansa con foto e video.
Essendo tanti, ci hanno organizzato per gruppi di "quarti"(quartieri) e gli aquilani hanno richiesto di concentrare la nostra attenzione sulle chiese "capo-quarto". Difficile scegliere cosa disegnare quale dettaglio, quando tutta la situazione ti grida di guardare ogni dettaglio, ogni pietra fuori posto, ogni selva assurda di tubi. Difficile, avendo poco tempo, i giornalisti che ti seguono discretamente ma ti chiedono una foto, una posa, e poi vorresti andare a vedere quello che hanno fatto gli altri, ma sono negli altri "quarti" e ci rivede solo nella grande tavolata del pranzo, sotto l'ombra degli alberi dei Giardini.
This time I will post here the drawings  I made on Sunday at L'Aquila. When I will have them scanned they will be added to unacarrioladidisegni.blogspot.com with all the others. We were a warm group of artists but the town was cold as death. No sounds, no people, no cars, no smoking chimneys.
Being a lot of people in the Red Zone, still off limits for the citizens, we were divided into groups and sent to the pricipal churches, that represent each quarter of town. 

La prima sosta è stata a Santa Giusta, e subito gli sketchers più attivi hanno scelto un paricolare e hanno iniziato a disegnarlo. Io son stata attratta dalle erbe ormai  secche che sono cresciute a ridosso dei tubi di sostegno, in una stratificazione di materiali che parte dal muro di pietra, passa al legno di appoggio per i tubi di ferro, e termina nei fiori e nelle bacche di rosa, un segno dell'inesauribile indifferenza della natura ai cataclismi, della caparbietà dei semi che radicano anche tra le macerie.
The first sketch comes from Santa Giusta , severely damaged , and I concentrated on the dried-up herbs and rose hips that formed the last of four layers: stone wall, wooden plank, metal scaffolding, and nature's unending energy. 


La seconda in un'altra piazza , devastata quanto San Pietro a Coppito, una piazza con palazzi di rara bellezza, forse destinati alla demolizione. La chiesa capo-quarto è Santa Maria Paganica, la cui copertura non c'è più. Eppure si è costruito un timpano di acciaio, tale e quale nella struttura a quelli antichi in legno, che aspetta di essere issato al suo posto, chissà quando, e chissà perchè. Perchè la precedenza alle chiese? Ci tengono veramente così tanto gli Aquilani? O forse non preferirebbero ringraziare Dio sotto il tetto di casa propria?

The second stop was in the once beautiful Square of Santa Maria Paganica ,with wonderful buildings, maybe awaiting to be demolished. The church has no roof or dome, yet a new steel gable has been made, of the same kind as the ancient oak ones, and awaits to be hoisted on top of the high and crumbled walls. But when, and why give priority churches? Wouldn't aquilans rather thank God from under their own roof?

mercoledì 15 settembre 2010

Ritorno da Matera

Molto diversa da come me l'aspettavo, Matera è al contempo fascinosa e inquietante. Bella, bellissima la pietra locale, calcarea e tenera, bionda o azzurra a seconda dell'età, di cui o in cui sono fatte le abitazioni. Molto belli il centro storico, le chiese decorate nel '700 con un barocco senza sfarzo, gli ornati esterni crivellati dall'acqua piovana, le conchiglie "capesante" che emergono, fossili vecchi di un milione di anni, dai muri e nelle passeggiate.
Inquietante la presenza di tante grotte, di più di 150 chiese rupestri e tantissime altre edificate, segno per me di un popolo che ha potuto contare solo sulla preghiera per tirare avanti e sperare, ma soprattutto il Sasso Caveoso. Enrare nelle case-grotte è fare un tuffo nella miseria ingegnosa e nera, che ha saputo convivere con il buio, il tanfo, l'umidità e la mancanza di igiene, dove generazioni hanno vissuto e si sono moltiplicate- insieme ai loro animali- in uno spazio dove non terresti neanche un motorino per paura che si arrugginisca.


Matera e San Pietro Caveoso viste dal Parco delle Chiese rupestri
Per disegnare il labirinto di case bisogna o avere ore di tempo- e non ce l'avevo - o operare delle scelte, escludere qualcosa. Ecco perchè tanto bianco sulla pagina: ho socchiuso gli occhi e evidenziato solo quelle parti i cui colori spiccavano sul grigiore delle case crollate e annerite. Fra qualche anno anche il Caveoso sarà tutto ristrutturato e affittato ai turisti; trasformandosi da un ambiente che fu la vergogna dell'Italia del dopoguerra, a una chicca pittoresca per palati fini .

Piccole Dolomiti Lucane

A differenza dell'arido altipiano e delle brulle colline che circondano Matera, le Piccole Dolomiti Lucane, alte intorno ai 1000 metri, presentano un ambiente ricco di prati e boschi, sopra cui svettano le cime inclinate di questa catena montuosa molto speciale. Anche qui la determinazione lucana di abitare in zone impervie ha fatto si che la deliziosa Castelmezzano sorga aggrappata sul ripido versante di questa roccia, come un arrampicatore. Di fronte c'è Pietra Pertosa, che non abbiamo potuto visitare. Tra i due centri, volano gli "angeli", che attaccati a un cavo lungo più di un km. si lanciano sopra uno strapiombo di 600 metri. Il tutto è ottimamente organizzato e costa solo 30 E, incluso ritorno e navette, ma non sono particolarmente attratta da esperienze estreme.

Forse il ricordo esteticamente più intenso è stato nel Museo di Palazzo Lanfranchi, le sculture di un Angelo Annunziante e di Maria, di uno scultore locale del '400, Arelio Persio: una maestria di equilibrio  e una delicatezza estreme, unite a una rotondità di forme e linee, e a dei visi molto particolari. L'immagine si può vedere linkandosi al sito http://www.basae.beniculturali.it/opencms/multimedia/BASAE/images/upload/large/2/1237205497405_3_aurelio_persio.jpg, però è curioso che nella foto le due figure non si guardino, mentre nell'allestimento, giustamente, si.

Per i birwatchers la Lucania è un must: a parte i famosi grillai, comuni come i merli da queste parti, nibbi reali,tanti topini, alcuni balestrucci, rondini e rondoni, tutti probabilmente intenti a preparare la migrazione verso l'Africa. Tanti altri i passeriformi che non ho potuto identificare.