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giovedì 29 agosto 2019

Carbonato di calcio...marmo e bellezza

Milioni e milioni di anni fa, nel fondo marino, immense quantità di microrganismi come le diatomee vissero e morirono, depositando i loro gusci in strati imponenti. Movimenti tettonici poi compattarono e portarono a grandi altezze quei fondali. Ne risultarono le montagne e in questo particolare caso le Alpi Apuane, dove il carbonato più puro, chiamato marmo statuario, cavato con sacrifici immensi da schiavi- in epoche antiche- e cavatori esperti in era moderna, con i potenti macchinari attuali- diventò colonne, statue, lapidi, bassorilievi: arte e memoria.
Il bianco fulgido (nell'acquerello, la striscia in mezzo) pare neve, ghiaccio, denti, in un contesto di scaglie e massi anneriti da licheni e ossidi.
Ho dipinto alla Cava di Fantiscritti, ho visitato il Museo, fatto la visita interna ed esterna, e meditato sulla "sacra follìa" dell'umanità.


Blocchi da decine di tonnellate, cavati, anticamente, a mano, un centimetro al giorno per staccarli dalla parete con gli scalpelli- adesso un centimetro al minuto con le corde diamantate, che segano il dorso del blocco, o le motoseghe meccaniche che ne tagliano i lati e il fondo. Per poi portarli a valle con pericoli immensi- prova ne è la protesi autocostruita di un cavatore.
Gente tostissima, che saliva a piedi ogni mattina al buio, per lavorare sulla montagna anche nel gelo o sotto il sole torrido, e riscendere la sera. Con poco cibo in pancia, e anche i bambini iniziavano presto, a 8-9 anni, portando il vino, l'acqua, gli attrezzi, nei bui antri dentro i monti di marmo.
Qualche carpino, ma soprattutto pioppi e buddleie crescono a quella quota; faggi striminziti, giovani, contorti, cresciuti tra una scaglia e un masso. E anche questi bei fiori, che non ho ancora identificato.

Poi il marmo diventa storia ed edilizia, tempio e chiesa, arte e lapide.
Da' un senso di eternità, forse per i milioni di anni che ha impiegato a formarsi. Pietrasanta, nome perfetto, è piena di scultori e sculture. E la scultura, arte eroica, faticosa, importante, è praticata da uomini e donne, ed ora anche da macchine che scavano il marmo, sbozzando le forme impostate al computer.






sembrano arte queste seghe circolari

La sola idea di progettare un cimento come una grande scultura in marmo mi farebbe scappare...e , con i miei acquerelli, mi sento impallidire davanti a chi impiega mesi, anni e tanti soldi per realizzare il suo sogno. Chapeau.