Per me ogni soggetto "chiama" a un'immersione, per trovare il linguaggio adatto, poco importa se non somiglia agli altri, e non si unifica in uno stile preciso. Con questo spirito continuo a produrre opere sull'Africa per la mostra che inaugurerà il 26 novembre alla Sala Margana, a Roma.
Each subject bekons me to an immersion, to find the right language, and I don't worry if it doesn't look quite like the next one, and isn't unified in a single style. Following this freedom I go on producing works for the exhibition on Africa that will open on the 26 of november, at the Sala Margana in Rome.
Cerchi la bellezza della natura? Entra nel blog e guarda le opere che mi ha ispirato a dipingere! Looking for Nature's beauty? Come in and look at the works that she inspired me to paint!
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martedì 1 novembre 2011
venerdì 28 ottobre 2011
Altri due africani...Another two african...
Una piccola tavola ad olio, due orici ripresi dai miei studi in modo sintetico, senza pianificazione....
A small oil on board, two oryx taken from my studies in a very basic way, without any real planning...
...e la prima di una piccola serie di donne Himba, questa molto giovane, adolescente.
Acrilico su tavola con uno strato di carta velina incollato sopra, a rendere l'idea della fragilità e dell'antichità di questa cultura, per alcuni "primitiva", per me "naturale".
Non hanno nulla di superfluo, tranne qualche povero ornamento, e non hanno bisogno di nulla, quindi sono ricchi. E ci ricordano che, in fondo, l'avere non è l'essere.
...and the first of a small series on Himba women, this one being a teen-ager. Acrylic on board with a layer of tissue paper glued over it, hinting to both fragility and ancientness of this culture, called "primitive" by some, but "natural" by me.
They have nothing superfluous, except a few ornaments, thay need nothing, hence they're rich. And they remind us that, fundamentally, what we are is not what we possess.
A small oil on board, two oryx taken from my studies in a very basic way, without any real planning...
...e la prima di una piccola serie di donne Himba, questa molto giovane, adolescente.
Acrilico su tavola con uno strato di carta velina incollato sopra, a rendere l'idea della fragilità e dell'antichità di questa cultura, per alcuni "primitiva", per me "naturale".
Non hanno nulla di superfluo, tranne qualche povero ornamento, e non hanno bisogno di nulla, quindi sono ricchi. E ci ricordano che, in fondo, l'avere non è l'essere.
...and the first of a small series on Himba women, this one being a teen-ager. Acrylic on board with a layer of tissue paper glued over it, hinting to both fragility and ancientness of this culture, called "primitive" by some, but "natural" by me.
They have nothing superfluous, except a few ornaments, thay need nothing, hence they're rich. And they remind us that, fundamentally, what we are is not what we possess.
martedì 25 ottobre 2011
ancora Namibia-More Namibia
A passo forzato sto producendo per la mostra, rifacendo un viaggio attraverso gli studi, il taccuino e le foto. Un viaggio che coinvolge più dello sguardo, e va a creare risonanze con i ricordi, suscitando un nuovo entusiasmo. Provo tecniche e modi nuovi di lavorare, mi diverto, soffro, ritocco...e poco a poco emerge un'Africa molto filtrata e rielaborata.
Il leone è nella sua veste finale ma non ve lo ripropongo, spero che verrete a vederlo. Qui pubblico due lavori ad olio, uno su tela e l'altro su una piccola tavola. Presto metterò altre cose...
I'm working hard for the exhibition on Africa, travelling again through studies, sketchbook and photos. A trip that goes farther than the eye and creates resonances with my memories, bringing forth a new enthousiasm. I try new techniques and styles, I have fun, I suffer, retouch, toil...and little by little another Africa emerges, filtered and re-elaborated.
The lion is now in its final livery but I'm sparing you, I hope you'll come and see the original. I post here two oils, one on canvas- unstretched- and the second one on a little board. I'll post more soon...
Il leone è nella sua veste finale ma non ve lo ripropongo, spero che verrete a vederlo. Qui pubblico due lavori ad olio, uno su tela e l'altro su una piccola tavola. Presto metterò altre cose...
Springbock a Sossusvlei, olio su tela |
Springbock e duna, olio su tavola |
The lion is now in its final livery but I'm sparing you, I hope you'll come and see the original. I post here two oils, one on canvas- unstretched- and the second one on a little board. I'll post more soon...
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giovedì 20 ottobre 2011
Studi di agama agama-Studies of Agama agama
E' complicato concentrarsi sui colori e le atmosfere africane quando fuori imperversa un nubifragio e il cielo nero è rischiarato solo dai lampi...Questo splendido Agama, incontrato all'ingresso dell'area archeologica di Twifelfontein, in Namibia, si è prestato a farsi fotografare da vicino, apparentemente indifferente al nostro entusiasmo. Solo studiando le foto ho notato che, in quelle dove mi sono avvicinata di più, la sua livrea aveva assunto sul dorso una maculatura criptica (ma c'è poco da mimetizzarsi con una testa così...).
La complessità dell'anatomia, soprattutto facciale, e le sfumature riflettenti di questo meraviglioso sauro non sono state facili da rendere.
Its hard to concentrate on the african colours and atmospheres, when it's pouring outside ad the black sky is lit up only by lightning...This beautiful Agama, whom we saw at the entrance of the Twyfelfontein site in Namibia, posed for us in a seemingly indifferent attitude. Only observing the pictures I took really close I realized that he'd changed to a more cryptical colouring (though there's little you can do when you are such a red-head!).
The complexity of his anatomy, especially facial, and the shades of his reflecting livery weren't easy to render.
La complessità dell'anatomia, soprattutto facciale, e le sfumature riflettenti di questo meraviglioso sauro non sono state facili da rendere.
Its hard to concentrate on the african colours and atmospheres, when it's pouring outside ad the black sky is lit up only by lightning...This beautiful Agama, whom we saw at the entrance of the Twyfelfontein site in Namibia, posed for us in a seemingly indifferent attitude. Only observing the pictures I took really close I realized that he'd changed to a more cryptical colouring (though there's little you can do when you are such a red-head!).
The complexity of his anatomy, especially facial, and the shades of his reflecting livery weren't easy to render.
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