Ieri ho potuto finalmente tornare a lezione di Sumi-e dal maestro Massimo Gobbi, dopo tre mesi di assenza, dovuta alla coincidenza del mio corso di acquerello con il suo... Mi aspettavo un disastro, anche se ero decisa a rimanere rilassata e godermi il procedimento, ma il soggetto stavolta mi era già familiare e lo avevo disegnato varie volte. Il che sta a dimostrare ancora una volta, che il conoscere il proprio soggetto è la chiave per poterlo rendere in modo vivace.
L'ultimo, mi ha chiesto di farlo velocemente, "meno carino", dandomi la carta di fibra giapponese che assorbe e restituisce aloni e sfumature imprevedibili.
L'ultimo, mi ha chiesto di farlo velocemente, "meno carino", dandomi la carta di fibra giapponese che assorbe e restituisce aloni e sfumature imprevedibili.
Il terzo e il quarto sono stati eseguiti senza guardare i tralci, velocemente.
At last, after three months of interruption, I was able to go back to a Sumi-e class. I thought it would be a disaster but I was determined to be relaxed and just enjoy it. The subject this time was so familiar that I had no difficulty in "getting into" it and, in the last two paintings, paint without looking at the grapes at all. Sumi is so relaxing! The last painting I was asked to do it "less nicey" and very quickly. The paper in this case was japanese fiber, absorbent and unpredictable (for me!)