Questa Amanita citrina è stata trovata a Villa Pamphili, un Parco di Roma; mi ha subito affascinato il piccolo mondo di stimoli visivi che conteneva. Linee per le lamelle e i frammenti di fibra vegetale, volumi per cappello e gambo; forme di difficile definizione, slabbrate, per la valva sfrangiata; grumi, puntini scuri di terra, e scaglie sfumate di ocra e seppia; sfumature delicate di tinte chiare; e il labirinto creato dai frammenti di valva sul cappello.
Mentre per il disegno di destra -essendo mancina, parto sempre da destra- ho usato una traccia a matita, nello studio a sinistra mi sono tuffata con il pennello e , partendo da una scaglia centrale, mi sono persa e ritrovata nel labirinto. E' una sensazione di indicibile quiete e concentrazione, un piacere speciale che si prolunga anche dopo aver detto "stop". Perché si può rischiare di andare oltre, e perdere la leggerezza.
This fungus- unedible- was found in a roman Park and it immediately fascinated me with the world of visual stimuli it offered. There are lines, volumes, dots, undefinite shapes, delicate hues, and the maze created by the fragmented surface of the "hat".
For the right-hand study I used a pencil trace, whether for the study on the left, I just plunged with my paintbrush and, starting from a central scale, I lost and found my way into and out of the maze.
It is a feeling of incredible concentration and peace of mind, a special pleasure that lasts long after saying "that's enough". Because you have to stop before you lose lightness.
Mentre per il disegno di destra -essendo mancina, parto sempre da destra- ho usato una traccia a matita, nello studio a sinistra mi sono tuffata con il pennello e , partendo da una scaglia centrale, mi sono persa e ritrovata nel labirinto. E' una sensazione di indicibile quiete e concentrazione, un piacere speciale che si prolunga anche dopo aver detto "stop". Perché si può rischiare di andare oltre, e perdere la leggerezza.
This fungus- unedible- was found in a roman Park and it immediately fascinated me with the world of visual stimuli it offered. There are lines, volumes, dots, undefinite shapes, delicate hues, and the maze created by the fragmented surface of the "hat".
For the right-hand study I used a pencil trace, whether for the study on the left, I just plunged with my paintbrush and, starting from a central scale, I lost and found my way into and out of the maze.
It is a feeling of incredible concentration and peace of mind, a special pleasure that lasts long after saying "that's enough". Because you have to stop before you lose lightness.