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lunedì 1 giugno 2020

TUTORIAL- Cinciallegra a pastello e chiaroscuro



Oggi il tema è un piccolo di cinciallegra, da realizzare con pastello bianco e nero su carta di tono medio, grigia o marroncina sarebbe meglio.
Sfrutteremo proprio il colore della carta per andare invece ad aggiungere, dove serve, il bianco e il nero.
Il disegno così eseguito è più veloce che se facessimo il lavoro su carta bianca, e permette di capire bene il concetto di CHIARO/SCURO.
In realtà , a parte la neve, il bianco puro non abbonda in natura...è più naturale avere una varietà di TONI MEDI; tocca al nostro occhio interpretare quale tra loro sia più chiaro (luminoso, e/o illuminato) e quale più scuro ( cupo, e/o in ombra) e disegnarlo. Spesso non è facile.
A tal proposito, guardate questa immagine messa a disposizione da James Gurney, straordinario pittore e divulgatore.



Che ci crediate o no (fate la prova guardandoli attraverso un cartoncino bucato!), il quadrato 1 e 2 SONO DELLO STESSO TONO DI GRIGIO! 
Il nostro cervello "sa" che il nero è scuro e il bianco è chiaro. 
Questo, più il contrasto reciproco tra gli scacchi, genera l'illusione. 
Gurney ci prova che il bianco in ombra può essere scuro come il nero in luce.

Questo preambolo spiega perché il lavoro di oggi sarà fatto aggiungendo bianco e nero, per valutare meglio i valori (toni) essenziali. 
E' una tecnica rinascimentale; la biacca veniva aggiunta solo per i tocchi di luce maggiori.

OCCORRENTE: 
1 foglio di carta dal tono medio, grigia o marroncina (anche carta da pacchi se non c'è altro), leggermente ruvida.
1 matita a grafite HB o B, gomma.
1 pastello bianco e 1 nero, meglio se cretosi (confezionati nel legno, nei negozi di belle arti se ne trovano diverse marche) o, se non hai altro, gessetti bianco e nero, affilati con un taglierino.
Sfumino o cotton fiocc.


1-LE PROPORZIONI E I DETTAGLI
Il nostro "pulcino" è visto da davanti; il becco appare proprio come una bocca imbronciata, con un "naso" adunco in mezzo, e il corpo è molto squadrato.
Le zampe sono inclinate, e il petto e la testa sono rivolti verso la fotocamera. La coda, ancora corta come le ali, non è visibile.
Le dita - tre davanti e uno posteriore- hanno grandi unghie.
Il dito anteriore medio è molto più lungo dei due a lato. 
Ecco un dettaglio per capirne meglio l'anatomia.

2- IL DISEGNO DI BASE
Imposta il disegno a matita, includendo i ciuffi di piumino sul dorso e sulle cosce, e quando hai finito, capovolgi sia il disegno che il modello che hai copiato, e ricontrollalo alla rovescia. 
Ti salteranno all'occhio altre correzioni.


3-LE LUCI E I CHIARI
Con il pastello o gessetto (che avrai affilato con un taglierino) comincia a evidenziare tutto ciò che appare chiarissimo o bianco. Le guance, l'occhio dove la luce lo fa brillare, il lato del becco, ecc.
!!!
Proteggi il disegno con un foglietto di carta liscia posto tra la tua mano e il lavoro, per non "sbaffare" la polvere colorante.

4- GLI SCURI E I NERI
La cinciallegra ha delle macchie nere sul petto e la testa scura, ma la luce posteriore fa risaltare anche l'ombra del rametto. 

5-COMPLETAMENTO GRADUALE
Aggiungi ancora i toni, gradualmente, sempre tenendo presente che  
il tono della carta equivale al tono chiaro in ombra, e quello dello sfondo.
Se vuoi aggiungi il rametto chiaro davanti. 
Non sovrapporre mai il bianco e il nero, perché crea un inutile grigio, che già c'è sulla carta.



6- SFUMARE
Bisogna adesso ammorbidire, per dare l'impressione 
del piumino morbido e compattare i pigmenti.
Aggiungi tanto pigmento, perché, sfumando, un po' si perde. 
Nel caso, aggiungi di nuovo il bianco o il nero e sfuma di nuovo.
Tieni un'estremità dello sfumino o del cotton fiocc per il bianco, e uno per il nero, non confonderli. 

7- FINITO!

domenica 24 febbraio 2013

Un "miracolo" di rametto...

Ieri bella serata a Ecotecaterra, con un buon aperitivo, il camino acceso, in mezzo a libri e opere d'arte (con i miei disegni e acquerelli a dialogare con quadri del secolo scorso). Tanti amici per spiegare cos'è l'atto del disegno e come tutti possono avvicinarvisi. Una dimostrazione veloce è stata più efficace di tante parole: e così un rametto di leccio, trovato secco in terra, è diventato protagonista del "miracolo"...rubo la definizione a un paio di attente spettatrici.




Il corso che propongo inizia il 13 marzo, mercoledì, e spero molto di poter trasmettere a chi è iscritto i mezzi per poter diventare un disegnatore, imparare questa lingua universale, parlata in tutto il mondo; come sta succedendo al mio corso presso la LIPU di Ostia, con mia grande soddisfazione.
Non avrei mai pensato che insegnare fosse un tale arricchimento personale e un così grande  stimolo alla propria  maturazione; ma ora che lo faccio con una certa costanza, non vi rinuncerei più.

domenica 6 febbraio 2011

FIORISCE LA MIA ORCHIDEA-2. My orchid is flowering-2


Tempo fa ho pubblicato uno schizzo dei boccioli di una Phalaenopsis che mi era stata regalata a novembre 2009, e che per una volta sono riuscita a mantenere sana e far rifiorire. Ieri, con un po' di emozione, avevo notato che uno dei boccioli turgidi e gonfi mostrava una fessura...e stamattina era aperto. Avevo dimenticato che era bianca!
Mi sono affrettata a disegnarla in chiaroscuro, con matite nera, bianca, due grigi e una gialla. Ho rimosso dal disegno l'altro ramo, che non si decide a cicciare, nonostante un piccolo germoglio si affacci, come un occhio curioso, da mesi dallo stelo. Non aggiungeva nulla, anzi il sostegno di plastica avrebbe dato fastidio.


Time ago I started sketching my phalaenopsis orchid,tthat after more than a year since it was given to me, decided to bloom again.Yesterday, with some excitement, I'd noticed that one of its swollen buds showed a chink...and this morning I found it opened. I'd forgotten it was white!I immediately set out to draw it in chiaroscuro on tinted paper, using black, white, 2 gray and a yellow pencil. I decided to leave out the second stem, whose single bud keeps staring out like an inquisitive eye, without growing an inch; it wouldn't have added to the composition, on the contrary.