La mèta di oggi, 11 settembre 2017, che alcuni di noi già conoscono bene, è il Päähkänäkallio, punto fantastico e famoso da cui si gode una vista sulle anse del fiume Kitka.
Ci sono stata dieci anni fa , in estate, e ricordo il caldo, il muschio secco che crepitava sotto i piedi. Credo che al sole facesse più di 30 gradi.
Non oggi!
Dopo la partenza di Alessandro, Renato, Marco e Alessandra siamo rimasti in sette. Partiamo, zaino in spalla, dopo aver parcheggiato il pulmino, guidati da Kari. Il terreno è mosso, tra discese e salite; incantevoli i colori del sottobosco.
La strada non è molta, e i sentieri ben tenuti, ma il breve tratto in salita per giungere al belvedere è irregolare e umido; scivolo, cado, ma per fortuna non è niente.
Siamo ricompensati dalla veduta bellissima che si apre sotto di noi.
Inutile dire che il vento che si incanala nella gola e ci colpisce in faccia è freddo, ma almeno non piove; scegliamo le nostre postazioni, e ci accingiamo a dipingere.
Qualche goccia di tea-tree oil sul viso, e anche il disturbo delle zanzare è evitato. Scelgo di nuovo di lavorare con i colori coprenti su carta colorata; un foglio giallino renderà benissimo il calore delle foglie ormai autunnali, ogni giorno più gialle dove predominano le betulle.
La luce fredda, quasi livida, smorza l'effetto, ma crea un gradevole equilibrio tonale.
Un'ora e mezza in quelle condizioni, e il disegnatore comincia a cedere...Kari ci invita a scendere giù al fiume, lungo il Kaarhunkierros (il sentiero dell'orso, un cammino molto lungo) per il pranzo accanto al fuoco, con salsicce rosolate tra le pietre davanti al rifugio, e caffè caldo. Mi astengo dalle prime ( cerco di non mangiare carne) ma non dal secondo!
Ci sono stata dieci anni fa , in estate, e ricordo il caldo, il muschio secco che crepitava sotto i piedi. Credo che al sole facesse più di 30 gradi.
Non oggi!
Dopo la partenza di Alessandro, Renato, Marco e Alessandra siamo rimasti in sette. Partiamo, zaino in spalla, dopo aver parcheggiato il pulmino, guidati da Kari. Il terreno è mosso, tra discese e salite; incantevoli i colori del sottobosco.
stagno nel bosco |
La strada non è molta, e i sentieri ben tenuti, ma il breve tratto in salita per giungere al belvedere è irregolare e umido; scivolo, cado, ma per fortuna non è niente.
Siamo ricompensati dalla veduta bellissima che si apre sotto di noi.
Inutile dire che il vento che si incanala nella gola e ci colpisce in faccia è freddo, ma almeno non piove; scegliamo le nostre postazioni, e ci accingiamo a dipingere.
Io e Federico Gemma |
La luce fredda, quasi livida, smorza l'effetto, ma crea un gradevole equilibrio tonale.
il fiume Kitka |
Il giovane Luca Baldi, Kari Kantola, Anne Shingleton e Federico Gemma |
tipico rifugio, dove trovi legna tagliata, attrezzi e riparo. |