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lunedì 16 maggio 2011

Inghilterra, o cara... England, dear England...

Eccoci tornati da nove bellissimi giorni nella mia seconda patria, la Gran Bretagna, o Regno Unito, o Inghilterra. Credo che sia l'unico paese al mondo ad avere tanti nomi.
Che dire? La famiglia ci ha avvolti in un abbraccio affettuoso, il tempo era bello, variabile e a volte caldo; fiori ovunque, tanto che le peonie o le rose del vicino servivano come punto di riferimento. Parlano la lingua inglese e nordica i muretti di confine bassi e i cancelletti aperti, le porte con una serratura Yale neanche in buon stato, finestre con le tende aperte come sono aperti e disponibili loro, cortesia, umanità, decoro, la bellezza architettonica, gli attraversamenti pedonali ad occhi chiusi, i parchi curatissimi, e poi il cibo ottimo e vario, dal semplice tramezzino anche vegano o vegetariano, ai raffinati piatti fusion o etnici dei ristoranti o di casa. La cura, il rispetto, la pazienza e il controllo sociale sono diffusi anche tra gli immigrati; il quartiere di Walthamstow- dove stanno i miei nipoti- è a forte percentuale pakistana, slava e nera. Discreta ma sempre presente la polizia, e telecamere ovunque. Certo ci sono crimini e problemi, come ovunque, ma la qualità della vita è eccezionale.
Basta con il panegirico: ho disegnato come e quando possibile. In ordine cronologico, una selezione dei disegni e schizzi a penna gel e biro, o matita.

Here we are, back from nine wonderful days spent in my second homeland, Britain. Family greeted us in a warm embrace, the weather was warm, dry but changeable; flowers bloomed everywhere and were our landmarks on our way home. The northern attitude to protection hits us, coming from neurotic Rome, as easy-going: low walls, open gates, old and unsafe locks on doors, curtains open as the people living behind them; such kindness, relaxed attitude to life,  respect of rules,  care for gardens and parks, clean streets, buses and trains, everywhere upkeeping and care. On the other hand, police and remote camera control are everywhere. Food is excellent, from vegetarian sandwich to fusion cuisine in bistrots and at home. We were really spoilt, and thank you Enitan and Jessy for all your time!
I tried to sketch with byro pens, gel pens, and pencil, but it wasn't always easy and certainly not always satisfactory! Here's a selection in chronological order (five days in London and three in Oxford).


 Veduta dalla finestra del nostro alloggio di Walthamstow; case a due piani, epoca vittoriana, modeste ma decorose e belle.
The view from our room in Walthamstow, London; Victorian homes, two storeys high, modest but dignified and cute.

Nel camino di Enitan, la madre dei miei nipoti, figli anche di mio fratello, tante candeline colorate...disegnato a penne biro e gel multicolori, nell'arco di varie sessioni.
In Enitan's fireplace no fire, but many small flames on coloured candles...I like to imagine it when they're all lit up. Coloured ball-point pens.




Giornata dedicata allo shopping e al'incontro con gli zii. Pochi schizzi veloci, in camera da letto e poi in giro. I manichini sono ottimi modelli...
A day dedicated to shopping with mother, and meeting uncle Anthony  and aunt Liz at a lovely restaurant. Few quick sketches in our bedroom first, then at the station and M&S...


Mentre mia madre fa acquisti...While my mother shops in Marks & Speencer's...


Fascinoso e selvatico, il cimitero di Hampstead ospita la tomba di Constable. Seduta tra le lapidi, ho disegnato le splendide residenze dei ricchi londinesi. La macchia è la mia gel pen, esplosa in aereo mentre ritoccavo...
Fascinating and wild, Hampstead cemetery hosts Constable's grave. Sitting on a tombstone, I sketched posh houses through rich vegetation. The blotch is because my gel pen exploded on the plane, as I tried to retouch...


Ed eccoci a Binsey, minuscola frazione presso Oxford, per schizzare in mezz'ora la casa di Alison. Bellissima e antica, con un immeso prato davanti. Purtroppo l'autostrada è molto vicina...e si sente!
Here I am in Binsey, a tiny old village near Oxford, for a quick sketch of Alison's beautiful house, from the big lawn. Unfortunately the highway is very close...and you can hear it!



Ecco, si torna. A Gatwick arriviamo con enorme anticipo, e mi diverto a cercare di fissare la gente che passa velocissima, sosta un secondo, mangia, parla, aspetta. Poi inserisco un po' di testo con una scrittura calligrafata; l'avevo da tempo voluto fare, il risultato è un pasticcio, ma mi diverte.
Biro colorate.
Finally we're on the way home .We have loads of time in Gatwick, so I have fun trying to capture the fleeting poses of people who eat, walk,wait, stop a second, and then are gone. For the first time I insert some graphic (?) text to fill in voids. The result is a mess, but it's fun. Coloured ball-point pens.