Stavamo per iniziare la lezione del sabato al Centro Educazione Ambientale del Litorale romano, sito a un passo dalla pineta di Castelfusano, quando arriva un signore trafelato, in calzoncini da jogger: c'è un barbagianni che sta immobile sulla staccionata, facciamo qualcosa. Immediatamente io e i miei allievi, appassionati di natura, ci muoviamo per coprire i pochi passi del luogo dove stazionava il rapace. Era un allocco, bellissimo, immobile. Se ne stava lì, con le spalle al sole, gli occhi socchiusi. Non ha reagito quando mi sono avvicinata, l'ho delicatamente carezzato, e poi mi sono fatta coraggio- per via degli artigli e del becco, temevo una ferita- e l'ho preso per le zampe, come avevo visto fare tante volte dagli amici inanellatori. Nessuna reazione, appena appena ha stretto le dita intorno alle mie per stabilizzarsi. Cominciando a camminare per portarlo al CEA- avevamo deciso di portarlo alla LIPU- ha battuto un poco le ali: ho constatato che fossero sane. Per tranquillizzarlo l'ho messo contro il mio petto, e con questo insolito e meraviglioso "pet" siamo tornati, emozionati, al CEA.
La LIPU ci ha detto che sta bene, ma probabilmente ha sbattuto ed è rimasto intontito: è la stagione degli amori, e può capitare.
Sono felice che sia capitato a me...me ne sono innamorata a prima vista!