A passo forzato sto producendo per la mostra, rifacendo un viaggio attraverso gli studi, il taccuino e le foto. Un viaggio che coinvolge più dello sguardo, e va a creare risonanze con i ricordi, suscitando un nuovo entusiasmo. Provo tecniche e modi nuovi di lavorare, mi diverto, soffro, ritocco...e poco a poco emerge un'Africa molto filtrata e rielaborata.
Il leone è nella sua veste finale ma non ve lo ripropongo, spero che verrete a vederlo. Qui pubblico due lavori ad olio, uno su tela e l'altro su una piccola tavola. Presto metterò altre cose...
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Springbock a Sossusvlei, olio su tela |
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Springbock e duna, olio su tavola |
I'm working hard for the exhibition on Africa, travelling again through studies, sketchbook and photos. A trip that goes farther than the eye and creates resonances with my memories, bringing forth a new enthousiasm. I try new techniques and styles, I have fun, I suffer, retouch, toil...and little by little another Africa emerges, filtered and re-elaborated.
The lion is now in its final livery but I'm sparing you, I hope you'll come and see the original. I post here two oils, one on canvas- unstretched- and the second one on a little board. I'll post more soon...
Che belli che sono! ... Non vedo l'ora di vederlo dal vivo...:-)
RispondiEliminagrazie Betta, li vedrai tra un mese!
RispondiEliminaBelli, specie lo Springbock su tavola...dove veniamo a vederli? :-)
RispondiEliminaThe background of the second Springbock painting is fabulous. Very few lines but spot on. The curve of the neck corresponds with the curve of the sand hill. Beautifully done!
RispondiEliminaPaula
GRazie Sandro,beh in effetti avrò ben due mostre che si accavallano, se vuoi l'en-plein vieni il 2 dicembre!Poi ti farò sapere...
RispondiEliminaThank you Paula...I worked hard on the first one and very shortly on the second one. I guess it's bolder and more original because I worked instinctively rather than planning it.