condivisione

Le immagini qui contenute sono frutto del mio lavoro. Se volete condividerle o per uso privato, usatele liberamente; per la pubblicazione, invece, scrivetemi. Grazie della correttezza!

Sharing one's own creations on the web assumes fair play on the other side. If you wish to use the images for private use, feel free to do so; for publication, please contact the author! Thank you!

venerdì 26 agosto 2011

Dopo la Namibia:studi- Studies after Namibia




Quando ero in Toscana ho passato molto tempo a rivedere le foto, ritoccarle e selezionarle- e non ho ancora finito... Ho anche lavorato dal monitor, per la prima volta, riempiendo dei fogli formato A3 con studi di springbock e orici. In questo modo credo di afferrare meglio le forme di questi magnifici animali che ho visto in movimento (io e loro!) e in diverse occasioni. Prossimi saranno gli impala faccianera, la bellissima sottospecie locale (Aepyceros melampus petersi), molto confidente.

While I was on holiday in Tuscany I spent many hours going through my namibian pictures, retouching them, filing them, and sketching from the laptop's screen,  filling A3 sheets with studies of oryx and springbock. I think I can now figure out much better the shapes of these magnificent species, which I observed while on the move- both of us! The next ones will be black-faced impala, (Aepyceros melampus petersi), a beautiful local subspecies.

sabato 13 agosto 2011

NAMIBIA PARTE 4- ETOSHA, the water holes

Entriamo nel leggendario Parco di Etosha tra colonne di fumo, bushfires che vengono lasciati estinguersi spontaneamente. Procediamo senza vedere quasi alcun animale, fino al primo Lodge di Okakuejo.I nostri alloggi sono vicinissimi alla pozza, e lì comincia la festa: zebre, orici, gli immancabli springbock, qualche airone, sciacalli...uno spettacolo di grande vitalità e bellezza...a un tratto, mentre fotografiamo, con passo elastico entrano in scena due elefanti, ai quali se ne aggiungono altri sei. Emozionante stare a pochi metri da loro,personalità importanti come la loro mole; strano vivere la natura come  a teatro, comodamente seduti...
Più tardi, nella luce artificiale, tra i ruggiti di un leone lontano, arrivano una rinoceronte nera con il giovane. Timidi, teneri, bevono sospettosi dei nostri bisbiglii e se ne vanno velocemente, con il loro passo lungo.Un altro arriva col freddo, dopo cena; timoroso degli elefanti, si sposta sbuffando molto vicino alla mia postazione, e ho potuto vederlo  bene; ma non avevo da disegnare.
Ho fatto alcuni schizzi tra una rafficadi foto e un'altra; di notte, ho disegnato con la lampada frontale.

We enter the legendary Etosha Park between columns of bushfire smoke. Hardly an animal in sight, until we reach Okakuejo Lodge with its waterhole close to our rooms. The feast begins! Loads of zebras, springbock,some oryx, jackals,herons...such a breathtaking, lively beautiful scene...and then enter The Elephants, at first just two, then other six. It's exciting to see them so close, only a dozen of metres away,such massive personalities as well as bodies, but weird to witness wilderness  sitting confortably as in a theatre.
Later, in the lit-up night, a couple of black rhinos- mother and young- come to the pool to drink. Wary of our whispers, shy and endearing, they leave as soon as they've drunk, with their long, springy step. A lone one will come much later, and, disturbed by the elephant's presence, comes huffing very close to where I'm sitting.



Ci spostiamo al lodge più centrale, Halali; la pozza è molto bella e la si vede da un rialzo. Comincio a disegnare un phantom tree, bianchissimo e spoglio tra rocce nere,scalpellate.
We move on next day to the central Resort, Halali ; the beautiful rocky waterhole is empty, so  I start drawing a Phantom tree with its stark white bark, rooted amidst black, rough rocks.

moringa ovalifolia

Dopo alcuni kudu,avviene un'invasione: un branco di 16 elefanti tra adulti e piccoli riempie letteralmente il waterhole. Non ho la macchina fotografica, perchè è scarica, ma come ipnotizzata disegno di getto la scena, mentre i pachidermi si muovono, si spingono e bevono.Dopo viene anche un rinoceronte con il piccolo, tornata la calma, e beve nella luce crepuscolare, simbolo di quiete e potenza aggraziata.

Then a few kudus come and leave, before the waterhole is crammed by 16 elephants,adults and babies..my camera is flat, so after watching and  loving the scene, I grab my watercolour pencils and sketch the scene as if hypnotized. Although they moved all the time, I seem to have got nearly all the family on the page.
Later another rhyno with its young come by: the evening is lovely, the water ultramarine blue, reflecting the sky...




Ecco, qui finiscono gli schizzi della Namibia. Ho molte foto di incontri emozionanti con leoni, gnu,ghepardi, giraffe, dentro e fuori dal Parco...ma non li  ho potuti disegnare perchè ero chiusa in macchina con gli altri. Materiale che voglio usare per fare dei lavori più consistenti.
Ma disegnare e fotografare ti allontanano da ciò che guardi, creando comunque un filtro. I momenti più belli sono stati quelli in cui mi sono fermata a vedere, assorbire, partecipare. Pochissimi, ma intensi.

Buone vacanze ai miei lettori!

Here end my Namibian sketches. You can't sketch when shut in a car with other people! But I have taken plenty of pictures in my encounters with lions, giraffes, gnus, cheetas, and will use them to make some more consistent works.
But drawing and taking pictures are actions that create a filter between you subject and yourself. The best moments I enjoyed have been the very few when I could just look, absorb, take part intensely.


Happy holidays to my  readers!


lunedì 8 agosto 2011

Namibia parte 3- gli Himba. The Himba people.

...o meglio, le Himba; nel piccolo insediamento sulla Gelbingen Farm, gli uomini non ci sono, impegnati con le mandrie o a procreare altri figli con altre mogli lontano, in una società molto aperta...Andrea, la guida, cerca di spiegare loro cosa vorrei fare "come una foto ma su questo" indicando il taccuino. Non hanno il concetto di disegno, ma sono disponibili a posare, se pure un po' scettiche all'inizio. Tira vento freddo, e cerco di essere molto veloce per non obbligarli a stare fermi a lungo. I disegni sono a matita acquerellabile, colorati dopo.

Men are absent in the little village on the Gelbingen Farm, busy with cattle or other families away from there, in this very open society. Andrea, my guide, tries to tell them what I intend to do: "Like a photograph, but with this" and points to my sketchbook. It's a completely new concept for them, but they comply and pose, somewhat skeptical to begin with. Due to the cold wind, I sketch very quickly,conscious of their discomfort while posing.I draw in watercolour pencils, adding the colour later on.
Tutti i bambini mi stanno addosso, come prevedevo, e guardano, commentano e ridono mentre il ritratto si crea sul foglio. Quando poi viene il modello a vedere, risate, pollici alzati e divertimento sono il segno che l'esperienza è piaciuta, moltissimo. Cominciano a venire per posare vari ragazzi e donne, mi chiamano davanti alle capanne.

As I foresaw, I have the smaller children all over me, and while I sketch, they laugh and comment in surprise as the portrait comes out on paper.Then the model, beckoned, comes to look at the result with other lookers-on, and in delight they burst out laughing, put up their thumbs and show their satisfaction for the new experience. I find myself with a queue of models,or am asked  to go to their nursing place.


Questi due ragazzini, la femmina con le due trecce sulla fronte e il timido maschietto, tremavano di freddo, e in più il fumo da un focolare li faceva tossire. Ma tanta era la voglia di essere ritratti che sono stati fermi tutto il tempo, dei modelli esemplari.
These two kids, the girl with the traditional two plaits on the forehead and the shy boy, were shivering from the cold and coughing for the smoke that came from a nearby fire;but they so much wanted to be portrayed that they stayed still as the best of models till I finished.

Non sapevo di saper fare ritratti; ma ora so che è solo una questione di concentrazione. Non potevo ricevere un incontro più intenso con un'etnia così antica e con delle persone così semplici nelle loro esigenze, pronte a dare tempo e pazienza senza chiedere nulla di materiale in cambio: nè il disegno, nè un pezzo di carta o un dollaro.Sanno di essere speciali per noi, e questo può far loro piacere. Forse anch'io ho dato loro un'esperienza da ricordare, e allora abbiamo fatto uno scambio, perchè per me quel pomeriggio resterà indimenticabile.

I ignored I could do portaits; now I know it's only a question of concentration. I couldn't have asked for a more intense way to interact wit such an ancient people and with persons so simple in their needs, ready to give their time and asking for nothing in return, not a sheet of paper, a drawing, a dollar. They know we think they're special, and this can be good for them. Maybe I too have given them something to remember in return, since for me it will remain an unforgettable afternoon.

sabato 6 agosto 2011

NAMIBIA parte 2- la costa e le otarie. The coast and the seals

Dopo il meraviglioso deserto rosso del Namib, affrontiamo altri deserti.



Quello erboso che da Solitaire si estende verso nord,di grande fascino, dorato in questa stagione secca e movimentato dalle erosioni e da  fiumi che lo attraversano; e quello desolato, piatto e pietroso che borda la costa dell'Atlantico.Centinaia di chilometri di nulla, con qualche frezza di colore rosso dato dai licheni,e i  radi ciuffi di una pianta grassa che riesce a crescere grazie alle nebbie che vengono dal mare.Nessuna traccia di vita in questo girone infernale, marcato dalle croci di chi è morto in assurdi incidenti su una strada dritta , larga e senza traffico.Siamo tutti un po' provati da questo panorama.

After the marvellous red dunes of the Namib, we proceed through  other kinds of desert. After Solitaire, heading north we pass through a fascinating terrain covered in golden dry grass, extending for miles and enriched by the erosions and riverbeds that animate its shapes; and the desolate, flat, rocky desert bordering the Atlantic coast. Hundreds of kilometers of nothing but some areas of red lichens that light up the grey scene under an overcast sky, and the clumps of a plant that manages to grow thanks to the mist that comes from the sea. No trace of life in this inferno, lined by crosses for those who have died in absurd accidents, on a straight and wide road with no traffic. This lanscape makes our hearts sink.

A un tratto, la baracca  di un gommista, delle cave di sale, e a bordo strada tanti strani tavolini con pietre bianche. Ci fermiamo: sono in vendita cristalli di sale, il barattolo per  i soldi, il prezzo indicato, ma non c'è nessuno...
And then we meet the shak of a tyre service, some salt digs, and lining the road, funny little tables offering salt crystals, a tin for the  money, and nobody around...

La nostra mèta è la colonia di otarie del Capo di Cape Cross; conta 20.000 individui, e ci si entra letteralmente dentro. Finalmente disegno animali, e sprattutto li ascolto, li osservo da vicino: tante vocalizzazioni e tanti modi di interagire, tra sonno, piacere e scaramucce...che belle!

Our aim is the colony of Cape seals in Cape Cross, counting around 20,000 individuals. You actually walk through it and only a metre above them. At last I can sketch some animals, and so close that I can see every little detail of them! I stop to enjoy listening to their complex calls, looking at their life made of sleep, squabbling, cuddling, and swimming... so lovely!








ed eccole dal vero...


Lasciamo la costa desolata, destinazione Etosha. Ma prima saremo al Gelbingen Lodge, dove incontreremo gli Himba, un'etnia molto caratteristica che non vedo l'ora di disegnare...
We leave the desolate coast heading towards Etosha Park. But before that we'll stop for the night at the Gelbingen Lodge, where a Himba village has settled. I cant wait to draw this very interesting ethnic group.

mercoledì 3 agosto 2011

I colori del deserto- The desert's colours


 Alcune foto dei fiori invernali del deserto del Namib, e del canyon del Sesriem.

Here are a few pics of the flowers that come out in the winter of the Namib desert, and two of the Sesriem Canyon.





martedì 2 agosto 2011

Namibia-parte 1: il deserto del Namib. The Namib desert.

Eccomi qui, travolta dal ritorno alla casa e da una ripartenza tra due giorni...sepolta da foto, sensazioni e purtroppo non da disegni! E' stato un viaggio affascinante , il mio primo impatto con l'Africa, il più mite possibile, essendo la Namibia un Paese molto affine agli standard europei. Anzi, superiore sotto certi aspetti. Il gruppo con cui ho viaggiato, alcuni amici di vecchia data, altri nuovi amici- e' stato affettuoso e unito,  nonostante i moltissimi- troppi- chilometri percorsi, circa 4.500, e la fatica, che si è fatta sentire verso la fine. Grazie Fabri, Patti, Mauro, Federica,Enrico, Donata, Giuseppe, Rita e Flavia, per la splendida compagnia.
Comincio dal principio e sarò breve.
Dopo l'arrivo abbiamo puntato a sud-ovest da Windhoek, la capitale. In Namibia era inverno ed è tutto arido, perché coincide con la stagione secca. Il tramonto è alle 17,30 e dopo tutto è freddo e buio, bisogna essere rientrati all'alloggio.
La prima fase del viaggio si è concentrata sul deserto del Namib, con le sue splendide dune rosse, la sua fauna -orici, springbock,struzzi, rapaci, insetti della sabbia- dispersa nella vasta e magica piana di silver-grass e nella cornice magnifica delle dune. Anche qui grandi spostamenti in macchina per arrivare al Deadvlei, la zona degli alberi morti, e al Sossusvlei, il laghetto salmastro circondato da grandi acacie dove uccelli acquatici sostavano, poco numerosi. Inoltre molto affascinante il canyon del Sesriem.

sulla Duna 45, prendo appunti sul diario. I take notes on Dune 45.

Ho potuto disegnare solo un pomeriggio, prendendo spunti dal mio piccolo diario dove segnavo a biro, anche in movimento, le caratteristiche del paesaggio. Forse poi metterò sul blog anche questi scarabocchi...
Metto qui foto e disegni, lascio a voi reagire ai colori sia forti che delicati...
Gli appassionati di fauna aspettino, un po' di pazienza per selezionare le foto...





Ed ecco qualche impressione disegnata...a pastello o acquerello.






Here I am, back from my Namibian experience. All went well, though I couldn't draw much, due to the heavy schedule. We started from Windhoek, the capital city, towards the south-west, reaching the Sossusvlei Lodge after crossing dry savannah and passing mountains of different geological formations. It is the dry season, so riverbeds and grasses are dry and many trees are bare.The sun sets at 5,30, and after sunset all heat and light are gone.I have started by posting some pictures and drawings from the Namib desert, out first stop (3 nights in one lodge, the longest stay of all...). It's a very special environment, with the red sand dunes growing out of the sea of grass made of silver-grass,  beautiful, fine and soft of an undefined colour  close to Naples yellow.We drove in the Park for miles to reach the Deadvlei, a haunted area filled with dead tree trunks stuck in a white-caked plane, and the Sossusvlei, a small lake of brakish water where large acacia trees grow.
The colours were absolutely lovely with the blue mountains and purple shades against the different pinks, oranges and reds of the dunes, at different times of day and exposure to the sun rays. Here are a few pastels and watercolours I did one afternoon, when I could stop to draw...The fauna was rich in sprinbocks, oryx, ostriches, birds of prey and bustards.All new to me and fascinating!