Ho realizzato una cornacchia grigia, Corvus cornix, ad acquerello, durante una lezione on line. Ho scattato delle foto nel lavoro in esecuzione, che passo a spiegare.
Intanto ho scelto questa fotografia, presa da pikist.com/free-photo, un sito free, perché ha grandi qualità: la bellezza della cornacchia in marcia verso la luce bassa del sole, le ombre viola sul dorso che riflettono il cielo, il tono caldo delle stoppie che fa risaltare i freddi del piumaggio, il riflesso caldo dell'erba secca sul ventre e sottocoda, e la postura di profilo che rende più facile il disegno .
1-Per il disegno ho usato una matita a grafite, senza entrare in dettaglio.
2.-Per fare lo sfondo ho dapprima preparato del colore diluito per averlo pronto in abbondanza; poi , col pennello spin pulito, ho bagnato tutto intorno al soggetto con sola acqua, e mentre la carta era ancora umida ho aggiunto due toni, uno più freddo per la parte al di là dell'uccello, e quello più caldo verso il basso. Questo serve a dare il senso della distanza: il caldo avvicina, il freddo allontana. Pur essendo due toni caldi, il rossiccio è meno luminoso del giallo, quindi risulta più spento. Con il pennello piatto, usandolo di taglio, ho fatto alcuni accenni dell'erba in ombra e l'ombra blu proiettata dal corpo della cornacchia.
3- A questo punto mi sono concentrata su ombre e riflessi freddi, individuando il tono violetto bluastro e blu occorrenti. Basta già questo accenno a dare l'illusione del volume.
4- Il petto è chiaro ma non bianco, e screziato. Uso un grigio leggermente rosato ed aggiungo i toni caldi, marroncini (ombra naturale scurita) del riflesso sul ventre e il sottocoda.
5- Passo un grigio medio violaceo come base per poi descrivere le gradazioni profonde. L' "effetto wow" arriva sempre definendo i punti di oscurità massima e l'occhio. E' importante che quest'ultimo abbia forma e dimensione giusta, l'anello perioculare ben descritto e il riflesso della luce ben posizionato. Anche il becco presenta un'area bluastra, come la coscia. Poiché l'occhio è una lente, dalla posizione del "brillino" si comprende la posizione della fonte luminosa.
6- Il lavoro termina con l'aggiunta del piumaggio e di dettagli come la descrizione delle penne; sono importanti anche piccoli dettagli come le squamosità delle zampe e il ciuffo di piume che sporge sotto l'ala. Ma non è da me esagerare nei dettagli, a meno che non ci sia un lavoro che li richieda necessariamente.
Mantenere la freschezza è il mio obiettivo quando lavoro.
La carta è una Fabriano artistico grana fina cold pressed, 100% cotone, che ha ottima resa e tempi di asciugatura.
I colori sono ad acquerello, fondamentalmente ho utilizzato giallo indiano, terre, grigio neutro, oltremare francese e magenta, e una punta di rosso cadmio nel grigio del petto.
Ho usato 4 pennelli: uno Spin in pelo naturale Da Vinci, con un bel serbatoio quindi adatto per grandi superfici; un pennello a punta piatta sintetico Da Vinci, un pennello sintetico n.8 Da Vinci per le stesure sulla cornacchia e un pennello sintetico n.2 per i dettagli fini.