Ho definito meglio tutta l'impostazione del leone, sfumando nello sfondo il corpo, lavorando la testa nei dettagli ( non sono convinta del tutto del muso). Quello che NON voglio è fare l'ennesimo ritratto realistico del leone; voglio cercare di dare un'atmosfera evocativa. E' la prima volta che affronto un dipinto ad olio con uno stile pittorico; una bella sfida.
Il mio ricettario preferito dice che è meglio non dire prima cosa si intende servire a tavola, in modo che se diventa un'altra cosa in cucina, lo si può sempre rinominare "pasticcio di"...Quindi mi accollo il rischio di servire un pasticcio di leone!
Now that I've defined better the shapes and details, although still imperfect, I'll be seeking to avoid making the umptieth realistic portait of a lion, and will try to create an evocative atmosphere around it. This is the first time I tackle this painterly style in oils, quite a challenge!
Cerchi la bellezza della natura? Entra nel blog e guarda le opere che mi ha ispirato a dipingere! Looking for Nature's beauty? Come in and look at the works that she inspired me to paint!
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Le immagini qui contenute sono frutto del mio lavoro. Se volete condividerle o per uso privato, usatele liberamente; per la pubblicazione, invece, scrivetemi. Grazie della correttezza!
Sharing one's own creations on the web assumes fair play on the other side. If you wish to use the images for private use, feel free to do so; for publication, please contact the author! Thank you!
mercoledì 21 settembre 2011
giovedì 15 settembre 2011
Studi per un leone-Studies for a lion
Devo ammettere che affrontare animali mitici come il leone non mi è facile; troppa storia, troppa arte dietro queste leggende viventi; e inutile ripetermi che sono solo gattoni.
A Etosha abbiamo avuto la fortuna di vederne molti; il primo l'ho avvistato io, e ho detto "leone" quasi prima di rendermene conto.Era accucciato languidamente tra l'erba alta, con la criniera spettinata, poco fotogenico e lontano.
Poi c'è stato un branco di splendide leonesse e qualche giovane maschio, che abbiamo seguito per un breve tratto mentre camminavano, i muscoli tesi e le calme falcate; al fermarsi della capobranco si immobilizzavano, e pareva, a noi che li riprendevamo, che si fossero bloccate le macchine fotografiche. Ma i più vicini li abbiamo trovati a bordo strada, presso la carcassa di una giovane giraffa. Erano due giovani maschi e si sono lasciati fotografare a lungo, ignorandoci.
Un ritratto mi piace in modo particolare e ci sto lavorando, arrivandoci per gradi. Il primo bozzetto è tecnica mista su carta, acrilici, acquerelli e colla, formato circa 30x30; il secondo è un bozzetto a olio su cartone, più rettangolare e più piccolo, che ho fatto ieri.
Vorrei che il leone si fondesse con l'ambiente, con il colore locale dell'erba secca, come è in realtà.Vorrei anche che il tutto vibrasse con le pennellate. E trovare il formato giusto.
Piano piano...
I have to admit that tackling mythical subjects like lions isn't easy for me; too much history and art are behind these living legends; useless telling myself they're only large pussycats.
In Etosha Park we had the chance to see many of them, and I spotted the first one, saying "lion" before I knew it. He was squatting laziliy in the tall grass, his mane untidy, not very handsome and quite far away.
Then we met a pack of lionesses with a few young males, and followed them shortly while they moved away from their resting area; when the leader stopped, they froze at the point that we thought our cameras where blocked (since we were looking through them).
We then found a pair of young males just by the road, next to the carcass of a young giraffe. They were digesting it and let us stay a long time, ignoring us.
I particularly like one portait I took and I'm working at it, going by degrees.
The first bozzetto is a mixed media on paper, measuring appr. 30 x 30 cm; the second one is oil on primed cardboard, smaller and more rectangular.
My intention is to blend the lion with the tones of the environment. I'd also like the work to be vibrant; and to decide on the best format. I'll try to get there...
A Etosha abbiamo avuto la fortuna di vederne molti; il primo l'ho avvistato io, e ho detto "leone" quasi prima di rendermene conto.Era accucciato languidamente tra l'erba alta, con la criniera spettinata, poco fotogenico e lontano.
Poi c'è stato un branco di splendide leonesse e qualche giovane maschio, che abbiamo seguito per un breve tratto mentre camminavano, i muscoli tesi e le calme falcate; al fermarsi della capobranco si immobilizzavano, e pareva, a noi che li riprendevamo, che si fossero bloccate le macchine fotografiche. Ma i più vicini li abbiamo trovati a bordo strada, presso la carcassa di una giovane giraffa. Erano due giovani maschi e si sono lasciati fotografare a lungo, ignorandoci.
Un ritratto mi piace in modo particolare e ci sto lavorando, arrivandoci per gradi. Il primo bozzetto è tecnica mista su carta, acrilici, acquerelli e colla, formato circa 30x30; il secondo è un bozzetto a olio su cartone, più rettangolare e più piccolo, che ho fatto ieri.
Vorrei che il leone si fondesse con l'ambiente, con il colore locale dell'erba secca, come è in realtà.Vorrei anche che il tutto vibrasse con le pennellate. E trovare il formato giusto.
Piano piano...
tecnica mista su carta- mixed media on paper |
bozzetto olio-primo stadio. First stage oil bozzetto |
Un po' di colore per dare corpo...Adding body... |
Bozzetto olio finito. The finished oil bozzetto. |
I have to admit that tackling mythical subjects like lions isn't easy for me; too much history and art are behind these living legends; useless telling myself they're only large pussycats.
In Etosha Park we had the chance to see many of them, and I spotted the first one, saying "lion" before I knew it. He was squatting laziliy in the tall grass, his mane untidy, not very handsome and quite far away.
Then we met a pack of lionesses with a few young males, and followed them shortly while they moved away from their resting area; when the leader stopped, they froze at the point that we thought our cameras where blocked (since we were looking through them).
We then found a pair of young males just by the road, next to the carcass of a young giraffe. They were digesting it and let us stay a long time, ignoring us.
I particularly like one portait I took and I'm working at it, going by degrees.
The first bozzetto is a mixed media on paper, measuring appr. 30 x 30 cm; the second one is oil on primed cardboard, smaller and more rectangular.
My intention is to blend the lion with the tones of the environment. I'd also like the work to be vibrant; and to decide on the best format. I'll try to get there...
sabato 3 settembre 2011
Studi di impala- Black-faced impala studies
I black-faced impala (Aepyceros melampus petersi) sono bellissimi, confidenti, tranquilli. Sono più grandi degli springbock e hanno corna più lunghe. Se ne vedono gruppi numerosi, ed è facile fotografarli molto da vicino. Acquerello e matita, carta da schizzi, formato A3.
Black-faced impala (Aepyceros melampus petersi) are beautiful, tame and easy-going antelopes. They are larger than springbocks and have longer horns.
They are found in groups and are easy to photograph from close by.
Pencil and watercolour on A3 sheet, sketching paper.
Black-faced impala (Aepyceros melampus petersi) are beautiful, tame and easy-going antelopes. They are larger than springbocks and have longer horns.
They are found in groups and are easy to photograph from close by.
Pencil and watercolour on A3 sheet, sketching paper.
venerdì 26 agosto 2011
Dopo la Namibia:studi- Studies after Namibia
Quando ero in Toscana ho passato molto tempo a rivedere le foto, ritoccarle e selezionarle- e non ho ancora finito... Ho anche lavorato dal monitor, per la prima volta, riempiendo dei fogli formato A3 con studi di springbock e orici. In questo modo credo di afferrare meglio le forme di questi magnifici animali che ho visto in movimento (io e loro!) e in diverse occasioni. Prossimi saranno gli impala faccianera, la bellissima sottospecie locale (Aepyceros melampus petersi), molto confidente.
While I was on holiday in Tuscany I spent many hours going through my namibian pictures, retouching them, filing them, and sketching from the laptop's screen, filling A3 sheets with studies of oryx and springbock. I think I can now figure out much better the shapes of these magnificent species, which I observed while on the move- both of us! The next ones will be black-faced impala, (Aepyceros melampus petersi), a beautiful local subspecies.
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sabato 13 agosto 2011
NAMIBIA PARTE 4- ETOSHA, the water holes
Entriamo nel leggendario Parco di Etosha tra colonne di fumo, bushfires che vengono lasciati estinguersi spontaneamente. Procediamo senza vedere quasi alcun animale, fino al primo Lodge di Okakuejo.I nostri alloggi sono vicinissimi alla pozza, e lì comincia la festa: zebre, orici, gli immancabli springbock, qualche airone, sciacalli...uno spettacolo di grande vitalità e bellezza...a un tratto, mentre fotografiamo, con passo elastico entrano in scena due elefanti, ai quali se ne aggiungono altri sei. Emozionante stare a pochi metri da loro,personalità importanti come la loro mole; strano vivere la natura come a teatro, comodamente seduti...
Più tardi, nella luce artificiale, tra i ruggiti di un leone lontano, arrivano una rinoceronte nera con il giovane. Timidi, teneri, bevono sospettosi dei nostri bisbiglii e se ne vanno velocemente, con il loro passo lungo.Un altro arriva col freddo, dopo cena; timoroso degli elefanti, si sposta sbuffando molto vicino alla mia postazione, e ho potuto vederlo bene; ma non avevo da disegnare.
Ho fatto alcuni schizzi tra una rafficadi foto e un'altra; di notte, ho disegnato con la lampada frontale.
We enter the legendary Etosha Park between columns of bushfire smoke. Hardly an animal in sight, until we reach Okakuejo Lodge with its waterhole close to our rooms. The feast begins! Loads of zebras, springbock,some oryx, jackals,herons...such a breathtaking, lively beautiful scene...and then enter The Elephants, at first just two, then other six. It's exciting to see them so close, only a dozen of metres away,such massive personalities as well as bodies, but weird to witness wilderness sitting confortably as in a theatre.
Later, in the lit-up night, a couple of black rhinos- mother and young- come to the pool to drink. Wary of our whispers, shy and endearing, they leave as soon as they've drunk, with their long, springy step. A lone one will come much later, and, disturbed by the elephant's presence, comes huffing very close to where I'm sitting.
Ci spostiamo al lodge più centrale, Halali; la pozza è molto bella e la si vede da un rialzo. Comincio a disegnare un phantom tree, bianchissimo e spoglio tra rocce nere,scalpellate.
We move on next day to the central Resort, Halali ; the beautiful rocky waterhole is empty, so I start drawing a Phantom tree with its stark white bark, rooted amidst black, rough rocks.
Dopo alcuni kudu,avviene un'invasione: un branco di 16 elefanti tra adulti e piccoli riempie letteralmente il waterhole. Non ho la macchina fotografica, perchè è scarica, ma come ipnotizzata disegno di getto la scena, mentre i pachidermi si muovono, si spingono e bevono.Dopo viene anche un rinoceronte con il piccolo, tornata la calma, e beve nella luce crepuscolare, simbolo di quiete e potenza aggraziata.
Then a few kudus come and leave, before the waterhole is crammed by 16 elephants,adults and babies..my camera is flat, so after watching and loving the scene, I grab my watercolour pencils and sketch the scene as if hypnotized. Although they moved all the time, I seem to have got nearly all the family on the page.
Later another rhyno with its young come by: the evening is lovely, the water ultramarine blue, reflecting the sky...
Ecco, qui finiscono gli schizzi della Namibia. Ho molte foto di incontri emozionanti con leoni, gnu,ghepardi, giraffe, dentro e fuori dal Parco...ma non li ho potuti disegnare perchè ero chiusa in macchina con gli altri. Materiale che voglio usare per fare dei lavori più consistenti.
Ma disegnare e fotografare ti allontanano da ciò che guardi, creando comunque un filtro. I momenti più belli sono stati quelli in cui mi sono fermata a vedere, assorbire, partecipare. Pochissimi, ma intensi.
Buone vacanze ai miei lettori!
Here end my Namibian sketches. You can't sketch when shut in a car with other people! But I have taken plenty of pictures in my encounters with lions, giraffes, gnus, cheetas, and will use them to make some more consistent works.
But drawing and taking pictures are actions that create a filter between you subject and yourself. The best moments I enjoyed have been the very few when I could just look, absorb, take part intensely.
Happy holidays to my readers!
Più tardi, nella luce artificiale, tra i ruggiti di un leone lontano, arrivano una rinoceronte nera con il giovane. Timidi, teneri, bevono sospettosi dei nostri bisbiglii e se ne vanno velocemente, con il loro passo lungo.Un altro arriva col freddo, dopo cena; timoroso degli elefanti, si sposta sbuffando molto vicino alla mia postazione, e ho potuto vederlo bene; ma non avevo da disegnare.
Ho fatto alcuni schizzi tra una rafficadi foto e un'altra; di notte, ho disegnato con la lampada frontale.
We enter the legendary Etosha Park between columns of bushfire smoke. Hardly an animal in sight, until we reach Okakuejo Lodge with its waterhole close to our rooms. The feast begins! Loads of zebras, springbock,some oryx, jackals,herons...such a breathtaking, lively beautiful scene...and then enter The Elephants, at first just two, then other six. It's exciting to see them so close, only a dozen of metres away,such massive personalities as well as bodies, but weird to witness wilderness sitting confortably as in a theatre.
Later, in the lit-up night, a couple of black rhinos- mother and young- come to the pool to drink. Wary of our whispers, shy and endearing, they leave as soon as they've drunk, with their long, springy step. A lone one will come much later, and, disturbed by the elephant's presence, comes huffing very close to where I'm sitting.
Ci spostiamo al lodge più centrale, Halali; la pozza è molto bella e la si vede da un rialzo. Comincio a disegnare un phantom tree, bianchissimo e spoglio tra rocce nere,scalpellate.
We move on next day to the central Resort, Halali ; the beautiful rocky waterhole is empty, so I start drawing a Phantom tree with its stark white bark, rooted amidst black, rough rocks.
moringa ovalifolia |
Dopo alcuni kudu,avviene un'invasione: un branco di 16 elefanti tra adulti e piccoli riempie letteralmente il waterhole. Non ho la macchina fotografica, perchè è scarica, ma come ipnotizzata disegno di getto la scena, mentre i pachidermi si muovono, si spingono e bevono.Dopo viene anche un rinoceronte con il piccolo, tornata la calma, e beve nella luce crepuscolare, simbolo di quiete e potenza aggraziata.
Then a few kudus come and leave, before the waterhole is crammed by 16 elephants,adults and babies..my camera is flat, so after watching and loving the scene, I grab my watercolour pencils and sketch the scene as if hypnotized. Although they moved all the time, I seem to have got nearly all the family on the page.
Later another rhyno with its young come by: the evening is lovely, the water ultramarine blue, reflecting the sky...
Ecco, qui finiscono gli schizzi della Namibia. Ho molte foto di incontri emozionanti con leoni, gnu,ghepardi, giraffe, dentro e fuori dal Parco...ma non li ho potuti disegnare perchè ero chiusa in macchina con gli altri. Materiale che voglio usare per fare dei lavori più consistenti.
Ma disegnare e fotografare ti allontanano da ciò che guardi, creando comunque un filtro. I momenti più belli sono stati quelli in cui mi sono fermata a vedere, assorbire, partecipare. Pochissimi, ma intensi.
Buone vacanze ai miei lettori!
Here end my Namibian sketches. You can't sketch when shut in a car with other people! But I have taken plenty of pictures in my encounters with lions, giraffes, gnus, cheetas, and will use them to make some more consistent works.
But drawing and taking pictures are actions that create a filter between you subject and yourself. The best moments I enjoyed have been the very few when I could just look, absorb, take part intensely.
Happy holidays to my readers!
lunedì 8 agosto 2011
Namibia parte 3- gli Himba. The Himba people.
...o meglio, le Himba; nel piccolo insediamento sulla Gelbingen Farm, gli uomini non ci sono, impegnati con le mandrie o a procreare altri figli con altre mogli lontano, in una società molto aperta...Andrea, la guida, cerca di spiegare loro cosa vorrei fare "come una foto ma su questo" indicando il taccuino. Non hanno il concetto di disegno, ma sono disponibili a posare, se pure un po' scettiche all'inizio. Tira vento freddo, e cerco di essere molto veloce per non obbligarli a stare fermi a lungo. I disegni sono a matita acquerellabile, colorati dopo.
Men are absent in the little village on the Gelbingen Farm, busy with cattle or other families away from there, in this very open society. Andrea, my guide, tries to tell them what I intend to do: "Like a photograph, but with this" and points to my sketchbook. It's a completely new concept for them, but they comply and pose, somewhat skeptical to begin with. Due to the cold wind, I sketch very quickly,conscious of their discomfort while posing.I draw in watercolour pencils, adding the colour later on.
Tutti i bambini mi stanno addosso, come prevedevo, e guardano, commentano e ridono mentre il ritratto si crea sul foglio. Quando poi viene il modello a vedere, risate, pollici alzati e divertimento sono il segno che l'esperienza è piaciuta, moltissimo. Cominciano a venire per posare vari ragazzi e donne, mi chiamano davanti alle capanne.
As I foresaw, I have the smaller children all over me, and while I sketch, they laugh and comment in surprise as the portrait comes out on paper.Then the model, beckoned, comes to look at the result with other lookers-on, and in delight they burst out laughing, put up their thumbs and show their satisfaction for the new experience. I find myself with a queue of models,or am asked to go to their nursing place.
Questi due ragazzini, la femmina con le due trecce sulla fronte e il timido maschietto, tremavano di freddo, e in più il fumo da un focolare li faceva tossire. Ma tanta era la voglia di essere ritratti che sono stati fermi tutto il tempo, dei modelli esemplari.
These two kids, the girl with the traditional two plaits on the forehead and the shy boy, were shivering from the cold and coughing for the smoke that came from a nearby fire;but they so much wanted to be portrayed that they stayed still as the best of models till I finished.
Non sapevo di saper fare ritratti; ma ora so che è solo una questione di concentrazione. Non potevo ricevere un incontro più intenso con un'etnia così antica e con delle persone così semplici nelle loro esigenze, pronte a dare tempo e pazienza senza chiedere nulla di materiale in cambio: nè il disegno, nè un pezzo di carta o un dollaro.Sanno di essere speciali per noi, e questo può far loro piacere. Forse anch'io ho dato loro un'esperienza da ricordare, e allora abbiamo fatto uno scambio, perchè per me quel pomeriggio resterà indimenticabile.
I ignored I could do portaits; now I know it's only a question of concentration. I couldn't have asked for a more intense way to interact wit such an ancient people and with persons so simple in their needs, ready to give their time and asking for nothing in return, not a sheet of paper, a drawing, a dollar. They know we think they're special, and this can be good for them. Maybe I too have given them something to remember in return, since for me it will remain an unforgettable afternoon.
Men are absent in the little village on the Gelbingen Farm, busy with cattle or other families away from there, in this very open society. Andrea, my guide, tries to tell them what I intend to do: "Like a photograph, but with this" and points to my sketchbook. It's a completely new concept for them, but they comply and pose, somewhat skeptical to begin with. Due to the cold wind, I sketch very quickly,conscious of their discomfort while posing.I draw in watercolour pencils, adding the colour later on.
Tutti i bambini mi stanno addosso, come prevedevo, e guardano, commentano e ridono mentre il ritratto si crea sul foglio. Quando poi viene il modello a vedere, risate, pollici alzati e divertimento sono il segno che l'esperienza è piaciuta, moltissimo. Cominciano a venire per posare vari ragazzi e donne, mi chiamano davanti alle capanne.
As I foresaw, I have the smaller children all over me, and while I sketch, they laugh and comment in surprise as the portrait comes out on paper.Then the model, beckoned, comes to look at the result with other lookers-on, and in delight they burst out laughing, put up their thumbs and show their satisfaction for the new experience. I find myself with a queue of models,or am asked to go to their nursing place.
Questi due ragazzini, la femmina con le due trecce sulla fronte e il timido maschietto, tremavano di freddo, e in più il fumo da un focolare li faceva tossire. Ma tanta era la voglia di essere ritratti che sono stati fermi tutto il tempo, dei modelli esemplari.
These two kids, the girl with the traditional two plaits on the forehead and the shy boy, were shivering from the cold and coughing for the smoke that came from a nearby fire;but they so much wanted to be portrayed that they stayed still as the best of models till I finished.
Non sapevo di saper fare ritratti; ma ora so che è solo una questione di concentrazione. Non potevo ricevere un incontro più intenso con un'etnia così antica e con delle persone così semplici nelle loro esigenze, pronte a dare tempo e pazienza senza chiedere nulla di materiale in cambio: nè il disegno, nè un pezzo di carta o un dollaro.Sanno di essere speciali per noi, e questo può far loro piacere. Forse anch'io ho dato loro un'esperienza da ricordare, e allora abbiamo fatto uno scambio, perchè per me quel pomeriggio resterà indimenticabile.
I ignored I could do portaits; now I know it's only a question of concentration. I couldn't have asked for a more intense way to interact wit such an ancient people and with persons so simple in their needs, ready to give their time and asking for nothing in return, not a sheet of paper, a drawing, a dollar. They know we think they're special, and this can be good for them. Maybe I too have given them something to remember in return, since for me it will remain an unforgettable afternoon.
sabato 6 agosto 2011
NAMIBIA parte 2- la costa e le otarie. The coast and the seals
Dopo il meraviglioso deserto rosso del Namib, affrontiamo altri deserti.
Quello erboso che da Solitaire si estende verso nord,di grande fascino, dorato in questa stagione secca e movimentato dalle erosioni e da fiumi che lo attraversano; e quello desolato, piatto e pietroso che borda la costa dell'Atlantico.Centinaia di chilometri di nulla, con qualche frezza di colore rosso dato dai licheni,e i radi ciuffi di una pianta grassa che riesce a crescere grazie alle nebbie che vengono dal mare.Nessuna traccia di vita in questo girone infernale, marcato dalle croci di chi è morto in assurdi incidenti su una strada dritta , larga e senza traffico.Siamo tutti un po' provati da questo panorama.
After the marvellous red dunes of the Namib, we proceed through other kinds of desert. After Solitaire, heading north we pass through a fascinating terrain covered in golden dry grass, extending for miles and enriched by the erosions and riverbeds that animate its shapes; and the desolate, flat, rocky desert bordering the Atlantic coast. Hundreds of kilometers of nothing but some areas of red lichens that light up the grey scene under an overcast sky, and the clumps of a plant that manages to grow thanks to the mist that comes from the sea. No trace of life in this inferno, lined by crosses for those who have died in absurd accidents, on a straight and wide road with no traffic. This lanscape makes our hearts sink.
A un tratto, la baracca di un gommista, delle cave di sale, e a bordo strada tanti strani tavolini con pietre bianche. Ci fermiamo: sono in vendita cristalli di sale, il barattolo per i soldi, il prezzo indicato, ma non c'è nessuno...
And then we meet the shak of a tyre service, some salt digs, and lining the road, funny little tables offering salt crystals, a tin for the money, and nobody around...
La nostra mèta è la colonia di otarie del Capo di Cape Cross; conta 20.000 individui, e ci si entra letteralmente dentro. Finalmente disegno animali, e sprattutto li ascolto, li osservo da vicino: tante vocalizzazioni e tanti modi di interagire, tra sonno, piacere e scaramucce...che belle!
Our aim is the colony of Cape seals in Cape Cross, counting around 20,000 individuals. You actually walk through it and only a metre above them. At last I can sketch some animals, and so close that I can see every little detail of them! I stop to enjoy listening to their complex calls, looking at their life made of sleep, squabbling, cuddling, and swimming... so lovely!
ed eccole dal vero...
Lasciamo la costa desolata, destinazione Etosha. Ma prima saremo al Gelbingen Lodge, dove incontreremo gli Himba, un'etnia molto caratteristica che non vedo l'ora di disegnare...
We leave the desolate coast heading towards Etosha Park. But before that we'll stop for the night at the Gelbingen Lodge, where a Himba village has settled. I cant wait to draw this very interesting ethnic group.
Quello erboso che da Solitaire si estende verso nord,di grande fascino, dorato in questa stagione secca e movimentato dalle erosioni e da fiumi che lo attraversano; e quello desolato, piatto e pietroso che borda la costa dell'Atlantico.Centinaia di chilometri di nulla, con qualche frezza di colore rosso dato dai licheni,e i radi ciuffi di una pianta grassa che riesce a crescere grazie alle nebbie che vengono dal mare.Nessuna traccia di vita in questo girone infernale, marcato dalle croci di chi è morto in assurdi incidenti su una strada dritta , larga e senza traffico.Siamo tutti un po' provati da questo panorama.
After the marvellous red dunes of the Namib, we proceed through other kinds of desert. After Solitaire, heading north we pass through a fascinating terrain covered in golden dry grass, extending for miles and enriched by the erosions and riverbeds that animate its shapes; and the desolate, flat, rocky desert bordering the Atlantic coast. Hundreds of kilometers of nothing but some areas of red lichens that light up the grey scene under an overcast sky, and the clumps of a plant that manages to grow thanks to the mist that comes from the sea. No trace of life in this inferno, lined by crosses for those who have died in absurd accidents, on a straight and wide road with no traffic. This lanscape makes our hearts sink.
A un tratto, la baracca di un gommista, delle cave di sale, e a bordo strada tanti strani tavolini con pietre bianche. Ci fermiamo: sono in vendita cristalli di sale, il barattolo per i soldi, il prezzo indicato, ma non c'è nessuno...
And then we meet the shak of a tyre service, some salt digs, and lining the road, funny little tables offering salt crystals, a tin for the money, and nobody around...
La nostra mèta è la colonia di otarie del Capo di Cape Cross; conta 20.000 individui, e ci si entra letteralmente dentro. Finalmente disegno animali, e sprattutto li ascolto, li osservo da vicino: tante vocalizzazioni e tanti modi di interagire, tra sonno, piacere e scaramucce...che belle!
Our aim is the colony of Cape seals in Cape Cross, counting around 20,000 individuals. You actually walk through it and only a metre above them. At last I can sketch some animals, and so close that I can see every little detail of them! I stop to enjoy listening to their complex calls, looking at their life made of sleep, squabbling, cuddling, and swimming... so lovely!
ed eccole dal vero...
Lasciamo la costa desolata, destinazione Etosha. Ma prima saremo al Gelbingen Lodge, dove incontreremo gli Himba, un'etnia molto caratteristica che non vedo l'ora di disegnare...
We leave the desolate coast heading towards Etosha Park. But before that we'll stop for the night at the Gelbingen Lodge, where a Himba village has settled. I cant wait to draw this very interesting ethnic group.
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