Nell'affollatissimo e costruitissimo litorale di Anzio, c'è un piccolo ma importantissimo fazzoletto di verde salvato dal cemento per la presenza di sorgenti sulfuree .
Il bosco mantiene le caratteristiche della fascia mediterranea a sughere e lecci, la Torre guarda sul mare per difendere dall'arrivo dei pirati, sentieri portano in varie località- il laghetto sulfureo, le antiche cave qui rappresentate, il bosco, i recinti dove asini, cinghiali, e falchi non più abili al volo attraggono il visitatore.
Visitata di recente, devo dire con tristezza che ovunque sono i segni dell'abbandono. Perché la Regione non fa qualcosa per questo gioiello, testimone anche della battaglia infuriata durante lo sbarco alleato?
Basterebbe poco per ripristinare i ponticelli marciti, le serre abbandonate...
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Riserva Naturale di Tor Caldara, Anzio: olio su tela incollata su tavola. |
Qualche anno fa venni qui a dipingere a olio, cosa che faccio raramente dal vero.
Le rupi e terre multicolori, che ospitano una colonia di gruccioni, erano già dipinte dalla natura.
Ora questo quadro è a casa di un caro amico che abita a poca distanza dalla Riserva.
In the thickly edified coast of Anzio, south of Rome, there is a small natural Reserve that was saved from building by its sulphur springs. The mediterranean woodland is constituted mainly by cork oak and ilex, and the maquis with its specialized flora. Some years ago I came here with my oils to paint en plein air, something I rarely do. These sandy banks, with their multi-coloured layers of different earths and oxydes, were already a painting.