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martedì 21 settembre 2010

Melampo finito !

Annuncio ufficialmente che oggi, addì 21 settembre 2010, ho messo l'ultima pennellata sul quadro del bracco Melampo. Ho corretto la linea del naso, non sufficientemente camuso, e fatto qualche ultima velatura qua e la'. Poi ho girato la tavola verso la finestra, in modo che prenda luce e si asciughi quanto prima, e soprattutto che io non la veda più, dovessero prudermi le dita di nuovo!
E' troppo divertente dipingere ad olio,  devo subito fare dei nuovi progetti o tirare fuori quelli vecchi dal cassetto. La tavola è un supporto più stabile e affidabile nel tempo, anche se pesante da spostare. La preferisco alla tela soprattutto quando la preparazione del fondo non è liscia, come in questo caso, dove le ho dato una granitura a pennellate fitte.
Delusione dall'ARP: la ristampa del mio manuale degli uccelli del Circeo (autore Nick Henson) con le correzioni non è al momento in programma, come invece si diceva da tempo, perchè non ci sono i fondi addizionali da dare al tipografo per il lavoro extra. Neanche il Premio Naturarte si farà, dato il cambio alla Direzione...E' un brutto periodo per chi lavora con gli Enti, si stringe la cinghia dappertutto, si tagliano progetti e comunicazione, e noi- l'indotto- ci andiamo di mezzo.
E' tempo di puntare alla pittura e alle mostre. Le cose belle si vendono sempre, prima o poi.
Sto preparando le immagini per la galleria "illustrazioni naturalistiche", presto saranno sul blog.
Un saluto ai miei tre affezionati lettori...




I have finally put the last brush stroke on the painting of Melampo, the hound, having corrected the profile of its nose and a few other details. I then turned the picture against the studio window so that it can absorb light and dry out, and especially so that I can't see it and have second thoughts! Painting in oils is great fun, I must immedialy set up with another project, I have a few put aside. The wooden board is a reliable and long-lasting  support, and I prefer it to canvas especially if the priming is not smooth, as in this case, where I gave it a texture made out of thick brush strokes.
I'm very disappointed since I just learned that the promised corrected re-print of my illustrated guide to birds of Circeo (author Nick Henson) published by the Region, has no funds. Even the annual art competition Naturarte hasn't been renewed by the new Director. Its hard times for those who work with public Agencies, they're cutting out  everything and we, who work in communication, suffer.
Time to get back to painting and exhibiting! Beautiful works always sell, sooner or later.
I'm working on the nature illustration gallery. Very soon it will be completed and posted on the blog.
Greetings to my three affectionate readers!

venerdì 17 settembre 2010

Il quadro è firmato-the picture is signed

Dopo alcune ore di lavoro, ho finalmente messo la firma sotto Melampo. La parte più brutta di un quadro: la firma, che viene sempre infantile perchè non si è abituati a firmare col pennello!
Però, però...credo di dover ancora perfezionare qualcosa. I contrasti sul bracco sono troppo concentrati nella testa e sulle zampe, e quelle benedette rocce...non quelle in primo piano, ma quelle in secondo piano sembrano un po' delle pagnotte mal riuscite.
Devo insistere. Sono un po' stanca, e domani sarà meglio non andare a studio. Mi occuperò del giardino, disastrato dal malfunzionamento dell'irrigazione. Comprerò alcune piantine colorate e rinvaserò i ligustri che sono cresciuti da seme, e ora stanno stretti tutti in un vaso, tipo siepe. Un giorno li pianterò in un terreno incolto qui vicino, sperando che divengano alti e fronzuti.
Il mio post poetico sulla Carriola piace, e il mio narcisismo gongola. Era una vita che non scrivevo versi, e questi sono germinati silenziosamente nella mia mente, mentre il disegno premeva per essere fatto. Poi, sono usciti di getto, senza la pretesa di essere poesia vera.

After some hours of work, I've finally ut my name under Melampo. The ugliest part of a picture, the signature comes out stiff and childish, since we're not used to write with a brush! But yet...I think I have to perfection it still. The contrasts of the hound are too soft apart the head and the paws, and those rocks..the ones in the middle, they look like some half-cooked buns.
I must insist. I'm somewhat tired, and tomorrow I'd better not go to the studio, I'll tend the garden instead.I'll buy some colourful plants and re-pot the ligustri that I've grown from seed, and are pached in one pot like a  hedge. One day I will plant them in an unkept piece of land nearby, hoping they'll become tall and leafy.
My poetic post on the Carriola collects positive comments, and my ego is happy. It has been a lifetime
since I last wrote some verses, and these have been gerinating silently in my mind, while the drawing claimed to be done. Then out they came, effortlessly, with no pretense to be real poetry.

giovedì 16 settembre 2010

Quasi finito...?

Ancora qualche ora di lavoro e Melampo sta per essere completato. La foto, scattata di sera senza flash, è leggermente mossa. Mi mancherà?
Tanto mi conosco, quando decido "basta" poi vedo tante piccole cose da rifinire: dimenticavo la medaglietta, per esempio. Comunque i licheni mettono allegria e sembrano riprendere le maculature del bracco.

mercoledì 15 settembre 2010

Ritorno da Matera

Molto diversa da come me l'aspettavo, Matera è al contempo fascinosa e inquietante. Bella, bellissima la pietra locale, calcarea e tenera, bionda o azzurra a seconda dell'età, di cui o in cui sono fatte le abitazioni. Molto belli il centro storico, le chiese decorate nel '700 con un barocco senza sfarzo, gli ornati esterni crivellati dall'acqua piovana, le conchiglie "capesante" che emergono, fossili vecchi di un milione di anni, dai muri e nelle passeggiate.
Inquietante la presenza di tante grotte, di più di 150 chiese rupestri e tantissime altre edificate, segno per me di un popolo che ha potuto contare solo sulla preghiera per tirare avanti e sperare, ma soprattutto il Sasso Caveoso. Enrare nelle case-grotte è fare un tuffo nella miseria ingegnosa e nera, che ha saputo convivere con il buio, il tanfo, l'umidità e la mancanza di igiene, dove generazioni hanno vissuto e si sono moltiplicate- insieme ai loro animali- in uno spazio dove non terresti neanche un motorino per paura che si arrugginisca.


Matera e San Pietro Caveoso viste dal Parco delle Chiese rupestri
Per disegnare il labirinto di case bisogna o avere ore di tempo- e non ce l'avevo - o operare delle scelte, escludere qualcosa. Ecco perchè tanto bianco sulla pagina: ho socchiuso gli occhi e evidenziato solo quelle parti i cui colori spiccavano sul grigiore delle case crollate e annerite. Fra qualche anno anche il Caveoso sarà tutto ristrutturato e affittato ai turisti; trasformandosi da un ambiente che fu la vergogna dell'Italia del dopoguerra, a una chicca pittoresca per palati fini .

Piccole Dolomiti Lucane

A differenza dell'arido altipiano e delle brulle colline che circondano Matera, le Piccole Dolomiti Lucane, alte intorno ai 1000 metri, presentano un ambiente ricco di prati e boschi, sopra cui svettano le cime inclinate di questa catena montuosa molto speciale. Anche qui la determinazione lucana di abitare in zone impervie ha fatto si che la deliziosa Castelmezzano sorga aggrappata sul ripido versante di questa roccia, come un arrampicatore. Di fronte c'è Pietra Pertosa, che non abbiamo potuto visitare. Tra i due centri, volano gli "angeli", che attaccati a un cavo lungo più di un km. si lanciano sopra uno strapiombo di 600 metri. Il tutto è ottimamente organizzato e costa solo 30 E, incluso ritorno e navette, ma non sono particolarmente attratta da esperienze estreme.

Forse il ricordo esteticamente più intenso è stato nel Museo di Palazzo Lanfranchi, le sculture di un Angelo Annunziante e di Maria, di uno scultore locale del '400, Arelio Persio: una maestria di equilibrio  e una delicatezza estreme, unite a una rotondità di forme e linee, e a dei visi molto particolari. L'immagine si può vedere linkandosi al sito http://www.basae.beniculturali.it/opencms/multimedia/BASAE/images/upload/large/2/1237205497405_3_aurelio_persio.jpg, però è curioso che nella foto le due figure non si guardino, mentre nell'allestimento, giustamente, si.

Per i birwatchers la Lucania è un must: a parte i famosi grillai, comuni come i merli da queste parti, nibbi reali,tanti topini, alcuni balestrucci, rondini e rondoni, tutti probabilmente intenti a preparare la migrazione verso l'Africa. Tanti altri i passeriformi che non ho potuto identificare.

domenica 5 settembre 2010

Melampo avanza

Allora ecco qui il lavoro dopo altri due giorni intensi- oggi ho lavorato circa 9 ore! ero piena di energia ma ora sono distrutta... odio pulire la tavolozza. E domani si riparte, destinazione Matera, per cui volevo lasciare Melampo a uno stadio molto avanzato.
La foto non è niente di che, un po' mossa, per evitarer il flash l'ho fatta a mano libera.
Di cosa sono contenta: ho finalmente il tono del cielo e delle nubi al punto giusto; ho lavorato le rocce, un gran casino senza uno straccio di foto, creando un percorso visivo; fatto le maculature e la pedicure del cagnolone; migliorato le montagne.
Di cosa non sono contenta: la tinta del cielo, ancora troppo squillante, che però sarà corretta con una o due velature, penso di carminio di alizarina; le rocce, ancora poco naturali e al contempo poco pittoriche; e devo modificare la montagna a sinistra perchè Fabio mi ha fatto notare un errore compositivo.
Avete una settimana di tempo per fare le vostre critiche, al mio ritorno ne terrò conto.
Ciao!

venerdì 3 settembre 2010

Melampo fase 2

Ho ripreso il quadro tra ieri e oggi, un po' in difficoltà perchè il cielo strillava e voglio farlo rientrare in una gamma armoniosa con tutto il resto. Ma quando mancano le basi accademiche...si va per tentativi. Inutile farsi delle miscele a parte, sul quadro hanno effetti totalmente differenti.
Schiarito il cielo e le nubi e scaldato con del giallo cromo e una punta di arancio i bordi delle nuvole in controluce, ho corretto il cane come da indicazioni del committente, spero bene, rinforzato le zampe, e sto cercando con un'ombra forte in primo piano,  e allungando quella di Melampo, di colmare il vuoto delle rocce (che sarà una bellezza lavorare!!!)
Avete mai visto una tavolozza più incasinata?

martedì 31 agosto 2010

RICORDI DELLA TOSCANA

Esiste ancora una parte d'Italia da cui non ti assale il desiderio di andare all'estero, perchè lo sei già.
La Valdelsa, meravigliosa porzione del Senese, sembra ancora immersa nel Rinascimento. La popolazione è composta al 60% da inglesi, francesi e americani, almeno d'estate.Se chiudi gli occhi nelle scarse zone industriali e davanti agli svincoli in costruzione, e li riapri mentre percorri le piccole strade provinciali, vedi solo crete, vigneti e oliveti che rivestono di trame le dolci colline, a perdita d'occhio. Praticamente assenti i tralicci dell'alta tensione e le antenne dei ripetitori. Su tutte le colline del Chianti non c'è campo per il cellulare. Su ogni colle è adagiato un antico borgo con la sua torre merlata, le mura, il campanile. Nel caso di Monteriggioni, che pare un set da film cavalleresco, le mura torrite cingono la collina senza che nulla le interrompa e alcuna nuova costruzione vi si appoggi.

Noi abbiamo soggiornato a Vico d'Elsa, un paesino anonimo e senza monumenti di pregio, in una casa antica circondata dai campi, nel silenzio rotto dallo stridìo delle rondini e dei grilli. Un'automobile che passa fa notizia, due sono un ingorgo. Relax totale e tanta bellezza per nutrire gli occhi, tanta luce, aria limpida, caldo ventilato.
Non ho disegnato tanto, preferendo passeggiare, cogliere more, leggere.
Comunque ecco alcuni schizzi e acquerelli. Alla rinfusa, come mi si addice...


There is still a part of  Italy where you don't feel the wish to go to live aabroad, because you already are. The Valdelsa, a marvellous portion of the territory of Siena, seems to be still immersed in the Renaissance.Its population is composed mainly of British, French and Americans, at least in the summer. If you close your eyes in the few industrial areas ad on the building sites of new interchanges, and reopen them on the small provincial roads, al you see are vineyards and olive groves coating the sweet hillsides  in beautiful patterns. You will never see pylons or antennae. On every major hilltop grows an ancient village with its walls, towers and belltower. Monteriggioni, that looks like the set of a medieval film, has still its towered walls encircling the hilltop, completely free from other constructions.
We were staying at Vico d'Elsa, a rather plain village with no important monument, in an old country house in the middle of fields.The silence was broken only by the cries of swallows and the song of crickets. One passing car is news, two are a traffic jam. Total relax and so much beauty to nourish the eyes, pure light and air, heat mitigated by the constant breeze.
I didn't draw much, preferring to go for walks, read, pick blackberries.
Here are some watercolors and sketches.


Vista dal giardino verso Vico - View from the garden towards Vico
Fiasche abbandonate sotto un albero- Flasks abandoned under a tree


Vista dalla finestra di casa. Si vede San Gimignano.  
View from the kitchen window with San Giminiano.
Carta Artem, molto buona. La luce era complicata.