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martedì 9 maggio 2023

Diario di 5 giorni intensi- La linea e il tratto

 


Oggi, 28 aprile, guido il gruppo a riflettere sulla linea, quel confine convenzionale che da sempre ha permesso di marcare lo spazio grafico assumendo diversi valori: positivo/negativo, chiaroscuro, texture, forma, ed energia del segno.

Per me la qualità del segno è cruciale a una buona resa del lavoro grafico; una qualità che nasce anche dalla velocità o dalla lentezza del gesto; dalla fermezza decisa oppure dalla sua irregolarità, anche cercata; dalla pressione della mano; dalla flessibilità di polso e falangi, se non gomito e spalla per le linee più ampie...per riuscire ad avvicinarsi ad una sintesi efficace di ciò che osserviamo.

La spiaggia di Punta nera , bianca e assolata, offre spunti di ginepri, pini, rocce e incannucciate per gli esploratori di linee.


 Un po' di spiegazioni ed esempi, e poi ci si sguinzaglia a cercare di rendere le cortecce, il fogliame aghiforme, le spinose ondulazioni dell'Eringio, le rigorose luci e ombre sulle incannucciate erette a protezione della duna. Invito ad usare le penne a sfera, e i pennarelli a punta morbida o pen brush. 

Simpatica anche la mezz'oretta di "art attack" per sciogliere la mano a fare spirali, stelle, linee centripete e centrifughe, parallele lente e veloci, fitte e rade, linee ondulate e spezzate...ottimi esercizi propedeutici.

Importante anche svelare qualche metodo per rendere il fogliame nastriforme del Pancratium, o gli scorci delle foglie.


Dopo la pausa pranzo, sistemati all'ombra di un'accogliente tettoia, si studia la vegetazione molto impegnativa della macchia mediterranea. Fa "tremar le vene e i polsi" ma ci può soccorrere il colore, dopo aver tracciato l'impalcatura grafica. Ed ecco i risultati di oggi, coronati da tuffi o passeggiate sulla scogliera, fiorita di iris azzurro.



domenica 7 maggio 2023

Diario di 5 giorni intensi-secondo giorno. La composizione

 


Il focus del 27 aprile è la composizione, in questa meravigliosa giornata calda e rinfrescata dal "maestralino". Le colonne, un tempo, erano due, ma una si è sgretolata e sui suoi resti si posano dei marangoni. La falesia è movimentata in spacchi, gradoni e calette a strapiombo; l'acqua cristallina va dal turchese al blu oltremare, le rocce hanno toni caldi e la vegetazione ha ciuffi di cisto bianco, macchie di ginestra e tenui verdi dell'elicriso.

Ma oggi invito a pensare prima alla composizione, studiare la composizione in piccoli sketch, e spiego il notan, lo sguardo del bianco e nero assoluto, che elimina i mezzitoni e il colore per concentrarsi su masse, pieni e vuoti., chiari e scuri essenziali.


Ho stuzzicato l'interesse dei corsisti; ho descritto il riquadro in cui si disegna come una scena di teatro. I protagonisti non devono essere troppi, e i colori dosati con equilibrio (primo abbondante, un po' di contorno e poco sale" è la sintesi scherzosa). Anche un'ombra cupa può dominare la scena.

Studi, notan e bozzetti si accumulano per maturare poi nel colore. 

Oggi ho camminato molto per seguire i disegnatori sparpagliati sulle falesie, e ho pochissimo tempo per un veloce studio a china e acquerello sul mio moleskin. Sintesi estrema per mancanza di tempo, ma riuscita.



sabato 6 maggio 2023

Diario di 5 giorni intensi e blu-primo giorno

 

26 aprile. 

Inizia con il focus sul colore il mio workshop all'Isola di San Pietro, a ovest della Sardegna meridionale, di fronte a S.Antioco. E' un'isola piccola con interessantissima geologia e mare turchese. Ben 12 iscritti che da Roma, Trento, Bologna, Vercelli (tra le quali Angela, cui sono immensamente riconoscente per aver voluto e organizzato il corso) hanno viaggiato con aereo, treno, taxi e traghetto... 

Alcuni erano per me nuove conoscenze. Molti non erano abituati a lavorare in natura.

La mattina quindi è stata dedicata a familiarizzare con i taccuini, i colori e i pennelli in equilibrio sulle ginocchia, attingendo l'acqua dal contenitore posato a terra, e con un sole generoso che splendeva- e proiettava ombre- sulle belle terrazze azzurre dell'Hotel Paola.

Ho spiegato , come sempre faccio, come intingere e scaricare il pennello; i colori primari, "chi" sono e come si combinano per generare gli altri;  come distinguere i toni più caldi da quelli più freddi, anche all'interno della stessa gamma; come scaldare, raffreddare e smorzare i colori usando i complementari della temperatura adatta.

E poi ho lanciato i corsisti a caccia di tre rossi, tre gialli e tre verdi di natura diversa: tra le diverse foglie delle piante presenti, i limoni e i peperoncini, 
e i tanti fiori, nessuno è rimasto con il pennello fermo.

E' sempre interessante come la sfida del colore sia affrontata in modo diverso: chi diluisce troppo per paura di sovraccaricare, e chi invece al contrario satura ben oltre il punto di colore che osserva. 

Questa mattina, passata a rinfrescare la mano e l'occhio, era propedeutica alla visita pomeridiana ad un luogo dai colori e dalle forme fascinose: la spiaggia del Geniò.

Sistemati sottovento, perché il programma era deciso da Eolo giorno per giorno, si è dipinto con la tentazione di tuffarsi, tanto era il caldo- e non tutti hanno resistito!

I risultati sono buoni perché l'incredibile combinazione di colori caldi delicati, freschi e ombre cupe ha dato risalto alla scena, pur avendo il sole alle spalle.


Il workshop ha avuto il patrocinio dall'AIPAN, Associazione Italiana Per l'Arte Naturalistica.




domenica 29 gennaio 2023

I giorni della merla

 


Una leggenda racconta dei dispetti che il mese di Gennaio faceva alla merla, scatenando piogge. Il mese di gennaio era inizialmente di 28 giorni, perciò la merla, per non patire il freddo del mese che le faceva i dispetti, decise di fare scorta di provviste e non lasciare il nido per quei giorni. Così gennaio prolungò la sua durata di altre tre giorni, "i giorni della merla" (29, 30 e 31), per poter scatenare la sua ira contro la merla con pioggia, neve e venti gelidi. Quindi la merla, che era bianca, cercò rifugio in un comignolo per tre giorni. 

Alla fine della tempesta le sue piume avevano virato i colore, la merla era diventata bruno-nerastra o nera a causa della cenere.

I "giorni della merla" sono indicati per le previsioni del tempo a lungo termine. Se infatti in quei tre giorni le temperature sono miti, allora significa che l'inverno durerà ancora a lungo. Se invece farà molto freddo, allora l'inverno sta per finire e la primavera non tarderà ad arrivare. 

Questo ai romani indicava l'arrivo di Persefone e quindi la gioia di Demetra che faceva sbocciare la primavera.

(Fonte Wikipedia)

martedì 13 dicembre 2022

16-17-18 dicembre...colori e forme naturali!

Si preannuncia un diluvio di immagini ed emozioni per questo fine settimana, ed anche una preziosa occasione (anzi, due) per regalarti o regalare un libro ricco di colori tropicali, oppure opere originali e stampe o libri dedicati all'arte naturalistica e alla natura.


Venerdì 16 alle 18,00, alla Libreria del Mare (Via Leonbattista Alberti 1, Roma) presenteremo il libro d'arte realizzato dal gruppo di pittori riuniti sotto il logo Ars et Natura, dopo un viaggio in sei Parchi della Costa Rica. 

Sarà possibile acquistare il libro e dialogare con i protagonisti (la pioggia sarà assolutamente in tema col nostro viaggio!), e io porterò il mio "taccuone" per chi voglia sfogliarlo.


Sabato 17 e domenica 18 alla Sala Margana (Piazza Margana 41, vedere orario continuato in locandina) si svolgerà la tradizionale mostra mercato di fotografia e pittura naturalistica a favore del Centro Recupero Fauna Selvatica della LIPU, dove oltre a stampe, libri, opere originali si potranno acquistare i prodotti (pasta, lenticchie e vino) delle Oasi Lipu.
Parte del ricavato andrà per le cure agli animali selvatici feriti o malati.
Io porterò diversi originali ed alcune stampe. 

 




 


martedì 15 novembre 2022

13 novembre, il workshop Aipan all'Orto Botanico di Roma.

Una bella energia si è sprigionata in questo gruppo di donne, tra docenti e allieve, nel rapporto diretto con gli alberi dell'Orto Botanico di Roma.

Gli step per realizzare un olmo ad acquerello
I miei lavori , soprattutto alberi abruzzesi del Parco, mostrano tecniche e carte diverse con effetti molto vari.

Cristina Girard dimostra la tecnica dello spugnato ad acquerello
Lavori della mattina eseguiti davanti a una quercia. Poca teoria e molta pratica, colori e segni per cogliere l'essenza di una latifoglia e di una conifera. Il sole ci ha baciate al mattino e si è coperto dopo pranzo, lasciandoci la possibilità di lavorare dall'interno dell'Aula verso il cedro antistante.
Con un segno si può descrivere sia l'ago che la sua direzione che la sua ombra o luce. I bianchi devono squillare la loro luminosità, mentre calcare sugli scuri serve a rimarcare il contrasto. Pennarelli calligrafici sensibili alla pressione.