A Carloforte i fenicotteri vivono tutto l'anno; sono stanziali, indisturbati nelle vaste lagune delle ex saline e degli stagni minori che le circondano.
Oltre ai fenicotteri, avocette e cavalieri d'Italia, volpoche e gabbiani. Ma prima di andare direttamente in natura per provare a disegnarli col binocolo, facciamo un po' di pratica da foto, per conoscerli e memorizzarli.
Spiego un po' di anatomia, dei trucchi per fare uccelli in volo, e le articolazioni delle lunghissime zampe del fenicottero, il suo becco spigoloso adattato per filtrare il fango trattenendo i crostacei e organismi di cui si nutre.
Non facile convincere la mente che non ha le "ginocchia" alla rovescia; quella piega è il tallone!
Dopo aver disegnato e poi gustato l'ottimo pranzetto al sacco- che all'Hotel Paola non è mai un semplice panino- col fresco del pomeriggio ci muoviamo oltre il cimitero. Scendiamo cautamente dalle auto, ma i cavalieri che erano vicinissimi si involano, e i fenicotteri lentamente vanno più al largo. Nonostante la distanza ricostruiamo la scena, aiutati dalla luce perfetta, ognuno con la sua prospettiva...
...noto che manca un po' il senso prospettico, e mi riprometto di arrivarci domani.
E' troppo importante saper rendere la profondità di campo. Comunque anche oggi tanto impegno ed entusiasmo!
Peccato che è l'ultima cena insieme...si festeggia in pizzeria.
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