Armadillo a nove fasce
Sono una fan della serendipity. Del cosiddetto caso, che ti illumina una via imprevista.
Avevo da scegliere una specie notturna per la mostra Aipan "Natura di notte"; e dovevo eliminare un'enciclopedia degli animali degli anni '70, comprata a Porta Portese, mancante di due volumi e con fotografie sbiadite e confuse.
Come sempre capita, si sfoglia ciò che si è, da tempo, ignorato. Apro il primo volume e mi cade l'occhio sulla foto dell'armadillo con la didascalia: "L'armadillo è un animale notturno"...
Devo dire che armadilli e pangolini mi hanno sempre affascinata, costituendo un ponte tra rettili e mammiferi, dal punto di vista estetico: per il manto strutturato in un ordine esatto e piacevole, in contrasto con un'anatomia funzionale ma non bellissima.
Struttura vs. caos, geometria di placche a ricoprire pieghe cutanee e ciuffi di setole...non è il conflitto perenne della nostra dimensione, caotica e funzionale, ma tesa verso armonia e ordine?
Prendo subito la decisione che il co-protagonista della tavola sarà il cielo stellato dell'emisfero boreale, il Sudamerica dove questo - a 9 fasce- e altri armadillidi vivono.
Il caos e l'ordine convivono anche nella vegetazione, che non poteva mancare.
Il formato, dopo tante prove e bozzetti no tan, è un rettangolo compatto dove questo animale, che passa il giorno nelle tane, può emergere, da spettatore, annusando il profumo della notte.
E' una posa quasi ieratica che l'armadillo assume comunemente, perfetta per il senso del sacro che proviamo davanti al firmamento.
La tecnica base è l'acquerello, ma per il disegno del mantello ho usato la penna bic marrone, per alcuni effetti strati trasparenti di vinavil, e per laVia Lattea acrilico bianco dato con l'aerografo a bocca.
Dimensioni: cm.68 x 78.
Istrice nella macchia mediterranea
Il secondo lavoro viene dal passato.Avevo realizzato, anni fa, delle tavole piuttosto accurate per l'Oasi WWF di Gianola e in particolare per l'aula didattica. Questa tavola di ambiente, col plenilunio sul mare, si prestava molto per la mostra di Genova. Mancava il protagonista, e di nuovo ho scelto un mammifero corazzato- di aculei, questa volta: l'istrice.
Non è stato difficile intervenire con colori coprenti sulla tavola originale per porlo in primo piano, seminascosto da un tronco caduto, alla ricerca di tuberi o altre leccornie da dissotterrare. Nella pace della costa vola una sfinge dell'euforbia.
Solo dopo che questa immagine è stata scelta come copertina del catalogo, poster e invito, ho realizzato che è perfetta anche per la costa ligure! Da Gianola a Genova...
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