Cerchi la bellezza della natura? Entra nel blog e guarda le opere che mi ha ispirato a dipingere! Looking for Nature's beauty? Come in and look at the works that she inspired me to paint!
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venerdì 22 gennaio 2021
Dipingere la luce con il buio: il bianco
Quando si inizia un acquerello, si parte generalmente da un foglio di carta. Bianco. Ed è per sovrapposizione di trasparenze che si creano i valori cromatici. Come dire: in principio era il bianco.
C'è qualcosa di sacro nel foglio intatto, o la tela vergine, che non vorresti mai "sprecare", sporcare, perché quel silenzio è in attesa di un significato; e darlo spetta a te, disegnatore, pittore, grafico.
Per questo uso delle citazioni bibliche, perché ogni creazione, anche minima, rispecchia La Creazione. E porta forti simboli al suo interno. Onoriamo la creatività!
Quindi, in principio è il bianco, e i colori, e l'acqua, e i pennelli. E la mano.
Oggi dipingo un fiore di cisto bianco (Cistus salvifolius), da una foto con un forte contrasto tonale. Senza un minimo di contrasto, non c'è un vero dialogo tra gli elementi del dipinto. In genere il bianco della carta è sufficiente a far risaltare qualsiasi sfumatura, ma dipingere il bianco- o quello che il nostro cervello chiama tale- è possibile solo se dialoga con altri valori tonali.
Separare la notte e il giorno, il buio e la luce, lo scuro e il chiaro...
Uso una carta Artem- una cartiera di Fabriano- soffice e delicata, lenta ad assorbire. Bagno intorno al fiore, creo un verde e un seppia, applico prima il verde, lo lascio spandersi, e poi "ritaglio" le foglie con lo scuro, quando la carta è più asciutta e controllo meglio i margini. Si crea il positivo con il negativo.
Se avessi avuto paura del foglio bianco, non avrei mai imparato a dipingere...
E a ri-creare il Creato, a modo mio, per onorarlo: che è il profondo impulso che muove tutti gli artisti naturalisti.
giovedì 14 gennaio 2021
Volare...come un germano
Mai come in questo periodo sento il bisogno di volare via da una realtà veramente difficile da affrontare, a 360 gradi. Siamo limitati negli spostamenti, nella socialità e nell'espressione facciale. Non mi lamento, riesco ad essere tra i fortunati che continuano a lavorare, tra chi ha il dono della creatività, e la "croce" di una mente critica, non facilmente attratta da sensazionalismi e bufale.
Allora vi invito a volare insieme, indossando il colorato piumaggio del maschio del germano reale (Anas platyrrhincos), il suo sorrisetto ironico, battendo le potenti ali in un bel sole che riscalda tra luce e ombra.
Si parte da una foto presa sul web, scontornata, proseguendo col disegno e ad acquerello.
Pronti...quack quack!
Fotografia presa dal web |
Iniziamo a scurire le ombre e i neri. Ma dove l'ombra è calda, io ci metto un po' di terra d'ombra naturale.
giovedì 3 dicembre 2020
Cornacchia grigia step by step
Intanto ho scelto questa fotografia, presa da pikist.com/free-photo, un sito free, perché ha grandi qualità: la bellezza della cornacchia in marcia verso la luce bassa del sole, le ombre viola sul dorso che riflettono il cielo, il tono caldo delle stoppie che fa risaltare i freddi del piumaggio, il riflesso caldo dell'erba secca sul ventre e sottocoda, e la postura di profilo che rende più facile il disegno .
1-Per il disegno ho usato una matita a grafite, senza entrare in dettaglio.
2.-Per fare lo sfondo ho dapprima preparato del colore diluito per averlo pronto in abbondanza; poi , col pennello spin pulito, ho bagnato tutto intorno al soggetto con sola acqua, e mentre la carta era ancora umida ho aggiunto due toni, uno più freddo per la parte al di là dell'uccello, e quello più caldo verso il basso. Questo serve a dare il senso della distanza: il caldo avvicina, il freddo allontana. Pur essendo due toni caldi, il rossiccio è meno luminoso del giallo, quindi risulta più spento. Con il pennello piatto, usandolo di taglio, ho fatto alcuni accenni dell'erba in ombra e l'ombra blu proiettata dal corpo della cornacchia.
Poiché l'occhio è una lente, dalla posizione del "brillino" si comprende la posizione della fonte luminosa.
6- Il lavoro termina con l'aggiunta del piumaggio e di dettagli come la descrizione delle penne; sono importanti anche piccoli dettagli come le squamosità delle zampe e il ciuffo di piume che sporge sotto l'ala. Ma non è da me esagerare nei dettagli, a meno che non ci sia un lavoro che li richieda necessariamente.
Mantenere la freschezza è il mio obiettivo quando lavoro.
Ho usato 4 pennelli: uno Spin in pelo naturale Da Vinci, con un bel serbatoio quindi adatto per grandi superfici; un pennello a punta piatta sintetico Da Vinci, un pennello sintetico n.8 Da Vinci per le stesure sulla cornacchia e un pennello sintetico n.2 per i dettagli fini.