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sabato 27 febbraio 2021

Ossigeno, gli alberi e i colori mediterranei

Un lavoro recente che mi ha appassionata tantissimo, anche se ho dovuto eseguirlo velocemente e facendo tardi la sera; a me, che allevo e pianto alberi con gli amici, il progetto Ossigeno della Regione Lazio piace. Spero solo che si curino le piante e si dia loro l'acqua necessaria, per vederle attecchire e crescere. Inoltre mi auguro che si dia immediatamente uno stop all'abbattimento di alberi maturi, capaci di dare ombra, ossigeno e regolare il clima; una strage che purtroppo vede protagonisti gli Enti pubblici in nome di "vantaggi" miopi come la sicurezza (sarebbe meglio curare gli alberi e potarli in modo giusto) e la produzione di biomassa- un autogol incredibile, liberando con la combustione il carbonio che è intrappolato nel legno e nelle foglie. Per il totem che illustra le essenze mediterranee che verranno messe a dimora a Santa Severa, sul litorale, ho eseguito 7 nuove illustrazioni da aggiungere a quelle già in archivio, per un totale di 18 essenze arbustive e arboree.

venerdì 22 gennaio 2021

Dipingere la luce con il buio: il bianco

Quando si inizia un acquerello, si parte generalmente da un foglio di carta. Bianco. Ed è per sovrapposizione di trasparenze che si creano i valori cromatici. Come dire: in principio era il bianco.

C'è qualcosa di sacro nel foglio intatto, o la tela vergine, che non vorresti mai "sprecare", sporcare, perché quel silenzio è in attesa di un significato; e darlo spetta a te, disegnatore, pittore, grafico.

Per questo uso delle citazioni bibliche, perché ogni creazione, anche minima, rispecchia La Creazione. E porta forti simboli al suo interno. Onoriamo la creatività!

Quindi, in principio è il bianco, e i colori, e l'acqua, e i pennelli. E la mano.


Oggi dipingo un fiore di cisto bianco (Cistus salvifolius), da una foto con un forte contrasto tonale. Senza un minimo di contrasto, non c'è un vero dialogo tra gli elementi del dipinto. In genere il bianco della carta è sufficiente a far risaltare qualsiasi sfumatura, ma dipingere il bianco- o quello che il nostro cervello chiama tale- è possibile solo se dialoga con altri valori tonali.

Separare la notte e il giorno, il buio e la luce, lo scuro e il chiaro...

Uso una carta Artem- una cartiera di Fabriano- soffice e delicata, lenta ad assorbire. Bagno intorno al fiore, creo un verde e un seppia, applico prima il verde, lo lascio spandersi, e poi "ritaglio" le foglie con lo scuro, quando la carta è più asciutta e controllo meglio i margini. Si crea il positivo con il negativo.


E la luce fu. Lo squillo di giallo, come il sole, va messo prima di tutto. Quella luce così calda mi darà la chiave per misurare i delicati valori, tiepidi o freschi, delle sfumature nei petali. La luce attraversa i delicatissimi petali a sinistra, scaldandoli, mentre le ombre riflettono l'azzurro del cielo.

Non basta...mi preme ricostruire il dialogo tra i valori tonali, approfondendo un po' tutto, perché il bianco intatto risalti ancora meglio. 
Bagnando e sfumando con piccolissimi apporti di pigmento sul fiore, più decisa sullo sfondo, aspetto i tempi della carta, valuto il colore quando è asciutto, e ho appreso quando è il momento di fermarmi. Il fiore è sbocciato, e non appassirà.

Se avessi avuto paura del foglio bianco, non avrei mai imparato a dipingere... 

E a ri-creare il Creato, a modo mio, per onorarlo: che è il profondo impulso che muove tutti gli artisti naturalisti.



giovedì 14 gennaio 2021

Volare...come un germano

 Mai come in questo periodo sento il bisogno di volare via da una realtà veramente difficile da affrontare, a 360 gradi. Siamo limitati negli spostamenti, nella socialità e nell'espressione facciale. Non mi lamento, riesco ad essere tra i fortunati che continuano a lavorare, tra chi ha il dono della creatività, e la "croce" di una mente critica, non facilmente attratta da sensazionalismi e bufale.

Allora vi invito a volare insieme, indossando il colorato piumaggio del maschio del germano reale (Anas platyrrhincos), il suo sorrisetto ironico, battendo le potenti ali in un bel sole che riscalda tra luce e ombra.

Si parte da una foto presa sul web, scontornata, proseguendo col disegno e ad acquerello. 

Pronti...quack quack!



Fotografia presa dal web

Quanti colori servono? un bel po'...prepariamoli prima, nella tavolozza. Così non perderemo tanto tempo dopo.

Iniziamo a scurire le ombre e i neri. Ma dove l'ombra è calda, io ci metto un po' di terra d'ombra naturale.


Aggiungo un tono di base per ala e groppone, tamponando dove serve luce.


Aggiungo i colori più decisi, sfumando dove serve.

Gialli e arancioni, blu e neri completano la tavolozza.


La parte più complessa sono le penne remiganti e copritrici, che cerco di eseguire con poche pennellate decise. Inoltre intensifico l'ombra dell'ala, e metto una velatura di seppia molto diluita sulla parte posteriore del corpo. 
Rifinisco l'occhio. 

Qualche altra velatura e ritocco, prima del decollo. Buon volo!



giovedì 3 dicembre 2020

Cornacchia grigia step by step

Ho realizzato una cornacchia grigia, Corvus cornix, ad acquerello, durante una lezione on line. Ho scattato delle foto nel lavoro in esecuzione, che passo a spiegare.


Intanto ho scelto questa fotografia, presa da pikist.com/free-photo, un sito free, perché ha grandi qualità: la bellezza della cornacchia in marcia verso la luce bassa del sole, le ombre viola sul dorso che riflettono il cielo, il tono caldo delle stoppie che fa risaltare i freddi del piumaggio, il riflesso caldo dell'erba secca sul ventre e sottocoda, e la postura di profilo che rende più facile il disegno .


1-Per il disegno ho usato una matita a grafite, senza entrare in dettaglio.


2.-Per fare lo sfondo ho dapprima preparato del colore diluito per averlo pronto in abbondanza; poi , col pennello spin pulito, ho bagnato tutto intorno al soggetto con sola acqua, e mentre la carta era ancora umida ho aggiunto due toni, uno più freddo per la parte al di là dell'uccello, e quello più caldo verso il basso. Questo serve a dare il senso della distanza: il caldo avvicina, il freddo allontana. Pur essendo due toni caldi, il rossiccio è meno luminoso del giallo, quindi risulta più spento. Con il pennello piatto, usandolo di taglio, ho fatto alcuni accenni dell'erba in ombra e l'ombra blu proiettata dal corpo della cornacchia. 


3- A questo punto mi sono concentrata su ombre e riflessi freddi, individuando il tono violetto bluastro e blu occorrenti. Basta già questo accenno a dare l'illusione del volume.


4- Il petto è chiaro ma non bianco, e screziato. Uso un grigio leggermente rosato ed aggiungo i toni caldi, marroncini (ombra naturale scurita) del riflesso sul ventre e il sottocoda. 
5- Passo un grigio medio violaceo come base per poi descrivere le gradazioni profonde. L' "effetto wow" arriva sempre definendo i punti di oscurità massima e l'occhio. E' importante che quest'ultimo abbia forma e dimensione giusta, l'anello perioculare ben descritto e il riflesso della luce ben posizionato. Anche il becco presenta un'area bluastra, come la coscia. 

Poiché l'occhio è una lente, dalla posizione del "brillino" si comprende la posizione della fonte luminosa.

6- Il lavoro termina con l'aggiunta del piumaggio e di dettagli come la descrizione delle penne; sono importanti anche piccoli dettagli come le squamosità delle zampe e il ciuffo di piume che sporge sotto l'ala. Ma non è da me esagerare nei dettagli, a meno che non ci sia un lavoro che li richieda necessariamente.

Mantenere la freschezza è il mio obiettivo quando lavoro.


DETTAGLI TECNICI:
La carta è una Fabriano artistico grana fina cold pressed, 100% cotone, che ha ottima resa e tempi di asciugatura. 
I colori sono ad acquerello, fondamentalmente ho utilizzato giallo indiano, terre, grigio neutro, oltremare francese e magenta, e una punta di rosso cadmio nel grigio del petto. 


Ho usato 4 pennelli: uno Spin in pelo naturale Da Vinci, con un bel serbatoio quindi adatto per grandi superfici; un pennello a punta piatta sintetico Da Vinci, un pennello sintetico n.8 Da Vinci per le stesure sulla cornacchia e un pennello  sintetico n.2 per i dettagli fini.

giovedì 26 novembre 2020

Selezionata per Selvatica e in mostra a Biella

 

Del mio viaggio in Namibia ho molti ricordi, emozionanti e singolari. Uno degli animali che ho potuto studiare meglio, per la sua indifferente e regale condiscendenza a farsi fotografare, è stato un agama maschio di vedetta su una roccia rossa, in una zona dove antichi graffiti denotano attività umane risalenti a centinaia di anni prima. Questo acquerello solennizza e unisce i due elementi. 

Ho avuto la grande sorpresa ed emozione di essere selezionata- una ventina su quasi trecento candidati- per il Concorso Be Natural, Be Wild- Festival Selvatica di Biella 2020. La pandemia mi ha impedito di recarmi a vedere la bella mostra e le altre esposizioni.

All'agama avevo dedicato una pagina di studi, a sua volta selezionati per il Concorso Oasis disegna la Natura, qualche anno fa.



giovedì 15 ottobre 2020

Il taccuino del lock-down a CuneoVualà

Con i taccuini sono un bradipo. Possono durare molto, perché scelgo il formato in base al tipo di viaggio e tecniche, e poi, a dirla tutta, in viaggio non ho tanto tempo per sedermi a disegnare.

Il lock-down doveva essere un motivo per disegnare tantissimo, ma sono riuscita a impiegare il tempo in mille altre cose, producendo meno di quello che avrei voluto.

Ma tant'è. A CuneoVualà, il Festival dei taccuini di viaggio curato da Ivana Mulatero, sarà esposto il piccolo taccuino regalatomi da Cristina Girard, che ho portato a Seoul nel 2019 e proseguito a casa e poi al mare. Ecco un po' di immagini se vuoi sbirciare.











lunedì 5 ottobre 2020

Menzione d'onore al Concorso Internazionale BambooRush-Disegnare il bambù

 



Con questa interpretazione del Phyllostachis Viridis Sulphurea "Il Rampollo", tecnica mista su cartoncino, la giuria del Concorso ha ritenuto di darmi l'Attestato di merito insieme ad altri 9 artisti. L'opera vincitrice è di Silvana Volpato.

Le opere sono state esposte al Labirinto della Masone, Fontanellato.

L'Aipan, Associazione Italiana Per l'Arte Naturalistica ha patrocinato la prima edizione del Concorso.